by ISMAIL KÜPELI – Porto Updating and revision of the article published in the October edition of Analyse&Kritik As in March 2012, only the CGTP, the communist trade union, called the strike on the 14th November, after the Spanish trade unions and the European Trade Union Confederation called for a day of mobilization for the 14th of November. The social-democratic …
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Generalstreiks sowie Massenproteste in Portugal… und die Grenzen der Mobilisierungen
von ISMAIL KÜPELI – Porto Überarbeiteter Artikel, der zuerst in der Oktoberausgabe von analyse & kritik veröffentlicht wurde Wie bereits im März 2012 hatte lediglich die CGTP, die kommunistische Gewerkschaft, zum Streik am 14. November aufgerufen. Der sozialdemokratische Gewerkschaftsverband UGT hatte im Vorfeld erklärt, dass er sich nicht beteiligen wird. Nachdem spanische Gewerkschaften ebenfalls für den 14. November zu einem …
continua a leggereCibo veloce con salari da fame. Lo sciopero nei fast food di New York
di FELICE MOMETTI I miti sono duri a morire, sopravvivono anche a se stessi. Il recente rapporto del Bureau of Labor Statistics mostra che l’età media dei circa 4 milioni di lavoratori americani dei fast food e dei diners è di 28 anni per gli uomini e 32 per le donne. I due terzi dei dipendenti sono donne e il …
continua a leggereLa prima volta della Walmart
di FELICE MOMETTI I numeri e le dimensioni fanno una certa impressione. La Walmart è la più grande multinazionale al mondo che opera nel settore della grande distribuzione. Ha 10 mila punti vendita in 27 paesi, 4 mila negli Stati Uniti, più di due milioni di dipendenti, un milione e 400 mila negli USA, un fatturato di 440 miliardi di …
continua a leggereOccupy Sandy
di FELICE MOMETTI Domenica mattina. Davanti alla chiesa episcopale di san Luca e Matteo a Brooklyn ci sono centinaia di biciclette. Sono quelle degli attivisti di Occupy Sandy, gli unici rimasti in campo a due settimane dall’uragano che ha devastato mezza New York. La campagna elettorale è finita, le troupe televisive se ne sono andate, è tornata l’energia elettrica nel …
continua a leggere#Occupy: Hot town, struggle in the city
di GABE CARROL in connessione da New York Hot town, summer in the city Back of my neck getting dirty and gritty Been down, isn’t it a pity Doesn’t seem to be a shadow in the city The Lovin’ Spoonful – Summer in the City I ritmi e i tempi del conflitto sociale e politico sono irregolari e imprevedibili, ma …
continua a leggereInsubordinazione operaia sulla frontiera dello «sviluppo». Scene di lotta di classe alla Maruti Suzuki, Manesar, India
di GIORGIO GRAPPI* Il 30 ottobre 2011, accompagnato dalle proteste delle popolazioni locali contro gli espropri effettuati per la costruzione del Buddh International Circuit, il circus della Formula 1 è sbarcato in pompa magna a Greater Noida, nello Stato indiano di Uttar Pradesh. Pur rappresentando una goccia nel mare delle tensioni che attraversano l’India, lo spot voluto dal governo per …
continua a leggereWomen that show the way. A conversation with Zehra Akbar Khan of the HBWWF, Pakistan
We have already connected with the important experience of the HBWWF, the first union which organizes the home based women workers in Pakistan and which has been formally recognized by the government after a huge campaign that has involved a ever-increasing number of workers since 2006. Today we are proud to publish an interview with Zehra Akbar Khan, general secretary …
continua a leggereDonne che indicano la strada. Discutendo con Zehra Akbar Khan, HBWWF – Pakistan
Ci siamo già connessi con l’importante esperienza della Home Based Women Workers Federation, la prima organizzazione sindacale delle lavoratrici a domicilio pachistane formalmente riconosciuta dal governo in seguito a un’imponente campagna di mobilitazione che ha coinvolto, a partire dal 2006, un numero crescente di lavoratrici. Oggi siamo orgogliose di pubblicare un’intervista a Zehra Akbar Khan, segretaria generale della HBWWF, convinte …
continua a leggereImparare da Oakland…e da New York 10. An unusual general strike: ombre di sciopero sulla May Day
di MICHELE CENTO, in connessione da New York An unusual general strike. Sono le prime parole che ti vengono in mente quando ti svegli il primo maggio a New York e senti lo stesso rumore di sottofondo con cui ti alzi ogni mattina. È il segno che la città sta lavorando. As usual, appunto. La sensazione non cambia quando entri …
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