Se un sindacato è serio, non sciopera molto. Abbiamo letto con interesse il comunicato emesso ieri dalle segreterie regionali dei trasporti di CGIL, CISL, UIL della Lombardia, che chiedono a gran voce di dichiarare illegittimi gli scioperi dei sindacati più piccoli. Roma è bloccata ma da Milano, con la voce stentorea del leghismo sindacale, si proclama che il motivo dello …
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Cosa si impara dalle sconfitte? Sulla fine temporanea della vicenda Electrolux
di CAPRIMULGUS Non sappiamo quanto voto operaio sia andato a Matteo Renzi grazie alla sua firma in pompa magna che ha chiuso la vicenda Electrolux. Certo è che, fin dai suoi primi giorni di governo, il nuovo unto dal Signore ha giocato una partita molto più sindacale di quanto possa apparire. Ed è una partita sindacale nella quale alcuni dei …
continua a leggereNoi siamo la Zanussi. Lotte operaie e strategie sindacali
di DEVI SACCHETTO La situazione all’Electrolux diventa sempre più complicata. La multinazionale svedese che occupa 6500 dipendenti diretti e garantisce il lavoro indiretto ad altri 4000, non arretra di un centimetro dalle sue posizioni volte a incrementare i livelli di profittabilità degli stabilimenti italiani (Forlì, Porcia, Solarolo e Susegana). Fin da novembre le condizioni poste dall’Electrolux erano chiare: occorre tagliare …
continua a leggereLa crisi come problema politico
La crisi sta finendo. O forse no. Non bisogna credere a chi, come se nulla fosse successo, ricomincia lentamente a celebrare le sorti progressive e magnifiche del capitalismo. Non si deve però nemmeno essere indulgenti verso chi prova quasi fastidio di fronte a questa eventualità, affidando al protrarsi della crisi la speranza di improvvisi rivolgimenti politici. È invece importante interrogarsi …
continua a leggereGrecia: cronaca politica di uno sciopero mancato
di CHRISTOS GIOVANOPOULOS – Dikaioma, network of precarious and unemployed workers, Athens Scioperare ai tempi della Troika? È quello su cui ha apparentemente scommesso Olme, il sindacato dei lavoratori della scuola secondaria greca che, contro la legislazione governativa che aggiunge due ore di lavoro in più a settimana per ogni insegnante, ha annunciato uno sciopero da fare durante gli esami di …
continua a leggereStati Uniti: ridisegnando confini sulla pelle dei migranti
di FELICE MOMETTI La «banda degli otto», così è stata chiamata la commissione ad hoc del Senato americano formata da quattro senatori democratici e quattro repubblicani, ha presentato un nuovo disegno di legge sull’immigrazione di 844 pagine. Un lavoro che, ancor prima di essere concluso, veniva già definito, con un’enfasi spropositata, epocale. La presentazione del disegno di legge è stata preceduta …
continua a leggereSilenzi, apartheid democratico e futuro delle lotte
di CAPRIMULGUS C’erano oltre duemila persone sabato scorso a Bologna alla manifestazione per i diritti dei migranti e l’abolizione della Bossi-Fini. La parte schiacciante dei manifestanti erano i migranti stessi, mentre la presenza italiana era rarefatta per l’assenza delle tradizionali forze politiche e sindacali che, pur in modo contraddittorio, avevano sostenuto i lavoratori migranti negli anni scorsi. Un solco del …
continua a leggereDe nuevo el laberinto español
de DAVID GARCÍA ARISTEGUI – Solidaridad Obrera España ha tenido, por lo tanto, una revolución política en lugar de una revolución social que le hubiera convenido mucho más Gerald Brennan hablando de los antecedentes de la Guerra Civil española, en su libro El laberinto español (1943). Introducción: después de la huelga general En el anterior texto para ∫connessioni precarie …
continua a leggereNuove dal labirinto spagnolo
di DAVID GARCÍA ARISTEGUI – Solidaridad Obrera, Madrid *** Pubblichiamo di seguito un contributo sulle ultime vicende politiche nella Spagna dell’Austerity. L’impostazione politica di David Garcìa Aristegui e di Solidaridad Obrera non è propriamente quella di ∫connessioni precarie. Nella cronaca emergono però elementi di analisi che ci sembrano molto interessanti per cogliere quanto si sta muovendo, anche attorcigliandosi su se …
continua a leggereLo sciopero precario è morto, ma i precari per fortuna non se ne sono accorti
Il 2 novembre 2011 lo sciopero generale di Oakland ha segnato una svolta per i movimenti di lotta contro le politiche di austerità, precarizzazione e sfruttamento. La sfida di attaccare i profitti e colpire i precarizzatori si è saldata allo slogan «organize the disorganized», all’obiettivo di accumulare forza superando la frammentazione del 99%. Con il suo successo e con la …
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