Il 2 novembre 2011 lo sciopero generale di Oakland ha segnato una svolta per i movimenti di lotta contro le politiche di austerità, precarizzazione e sfruttamento. La sfida di attaccare i profitti e colpire i precarizzatori si è saldata allo slogan «organize the disorganized», all’obiettivo di accumulare forza superando la frammentazione del 99%. Con il suo successo e con la …
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Contare sullo sciopero: da Piacenza ad Anzola
Per due giorni consecutivi decine di lavoratori della logistica della COOP adriatica di Anzola, organizzati dal sindacato SiCobas, hanno picchettato il centro di smistamento della cooperativa, bloccando gli ingressi e le uscite dei bilici e comunicando con gli altri lavoratori all’interno. Al picchetto erano presenti anche lavoratori di altre cooperative. La protesta è scattata quando CGIL, CISL, UIL e UGL …
continua a leggereIkea: migranti e conflitto nelle nebbie della precarietà
di FLORIANO MILESI Mentre si prepara la manifestazione di questo pomeriggio a Piacenza, dopo la lotta dei facchini Ikea se ne va. O minaccia di farlo. Questa è la notizia del giorno. I vertici del consorzio cooperativo CGS, del quale fa parte la Cooperativa San Martino al centro della protesta, afferma che «il lavoro è un bene assoluto da difendere …
continua a leggereNon è finita. Ancora sulla lotta all’Ikea di Piacenza: intervista ad Aldo Milani
Dopo il sit in e le manganellate di questa mattina di fronte al magazzino Ikea di Piacenza, nel tardo pomeriggio si è concluso il tavolo di trattative tra i rappresentanti dell’azienda, le istituzioni e i lavoratori della logistica, in sciopero dal 17 ottobre per richiedere l’applicazione del contratto nazionale di lavoro. Come è noto, 12 lavoratori, la maggior parte migranti …
continua a leggereUna giornata di ordinaria insubordinazione all’Ikea di Piacenza
Stamattina siamo venuti a sostenere il picchetto lanciato dai lavoratori Ikea di Piacenza in sciopero, dal sindacato SI Cobas e dal Coordinamento di sostegno allo sciopero. Cinque e mezza del mattino: si creano blocchi davanti a diversi ingressi dello stabilimento, composti dai lavoratori in lotta, soprattutto migranti – molti dei quali provenienti da altre cooperative –, attivisti sindacali, e militanti …
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