Senza rumore e senza cordoglio il ministero per l’integrazione è scomparso. La prospettiva politica dell’integrazione non ci ha mai appassionato particolarmente. Lo sforzo a senso unico che essa pretende da parte degli immigrati affinché si adeguino alla cultura nazionale o locale ci è sempre apparso per quello che è, ovvero il modo per riaffermare uno specifico dominio politico. La scomparsa …
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Su la testa! Il primo marzo dei migranti è un’occasione per tutti
per adesioni: primomarzobo2014@gmail.com Il prossimo primo marzo torneremo in piazza. Lo facciamo dopo la tragedia politica del 3 ottobre 2013, quando la morte di centinaia di uomini, donne e bambini nel mare di Lampedusa ha reso evidente la spietatezza del regime europeo dei confini. Lo facciamo dopo la cosiddetta «emergenza profughi», che ha dimostrato che ogni regime «di emergenza» serve …
continua a leggereL’oro nero del Golfo
Mentre in tanti annunciano da anni la fine della dipendenza dal petrolio, i signori del Golfo paiono già aver trovato un altro, e più potente, oro nero: sono gli oltre 17 millioni di migranti, Sud-asiatici e, sempre più spesso, Africani, che compongono la forza lavoro alla base dell’esorbitante crescita economica della regione. Lavoratori delle costruzioni, lavoratori e lavoratrici domestiche, tate, …
continua a leggereIntermittenti oltre la linea del colore
di GIORGIO GRAPPI da «il Manifesto», 6 febbraio 2014 Il volume collettaneo Navigando a vista, Migranti nella crisi economica tra lavoro e disoccupazione, curato da Devi Sacchetto e Francesca Alice Vianello (Franco Angeli), apre una salutare breccia nella narrazione della crisi, mostrandone fratture, differenze e specificità, in un momento nel quale pare diffondersi un’immagine indifferenziata dei soggetti che ne sono colpiti. La ricerca si basa …
continua a leggereDisarticolare il confine: migranti, confini, movimenti. Una conversazione con Sandro Mezzadra
di ABDELOUAHAD EL MIR – MATTIA ZONZA *** Questa conversazione di Abdelouahad El Mir e Mattia Zonza con Sandro Mezzadra, svoltasi nel dicembre dello scorso anno, affronta il nodo cruciale delle politiche dei confini, delle lotte dei migranti e il loro rapporto con i movimenti sociali. In essa emerge con chiarezza la necessità di guardare il mondo attraverso i suoi …
continua a leggereGeografie del valore. In margine al libro di un cervello felicemente in fuga
di MAURIZIO RICCIARDI È piaciuto al segretario del PD il libro di Enrico Moretti, La nuova geografia del lavoro (Milano, Mondadori, 2013), al punto da onorarlo di una citazione nel suo discorso d’insediamento. D’altra parte anche Forbes lo giudica il libro di economia più importante del 2013. Pur cedendo talvolta alle seduzioni dell’analogia, si tratta però di un libro specificamente …
continua a leggereNavigando a vista. Migranti nella crisi
di DEVI SACCHETTO E FRANCESCA ALICE VIANELLO Dall’Introduzione a Navigando a Vista. Migranti nella crisi economica tra lavoro e disoccupazione, a cura di Devi Sacchetto e Francesca Alice Vianello, Milano, FrancoAngeli, 2013. I lavoratori migranti nella crisi economica A livello mondiale, la crisi economica corrente ha inciso profondamente sulle vite degli uomini e delle donne migranti. I lavoratori migranti sono, …
continua a leggereInfiltrati nel governo mondiale delle migrazioni: lo sciopero dei rifugiati in Israele
Cresce la mobilitazione dei migranti in Israele. Dopo i tre giorni di sciopero generale proclamati dal movimento, è in corso una manifestazione di fronte al parlamento israeliano, la Knesset, per chiedere risposte dirette al premier Netanyau e al ministro degli interni Gideon Saar. La mobilitazione partita dai migranti che richiedono di essere riconosciuti come rifugiati è cresciuta nelle ultime settimane, …
continua a leggereTragedie operaie, ovvero sette cinesi morti nel Prato di casa
di DEVI SACCHETTO Domenica 1 dicembre sette operai sono morti a Prato. Stavano dormendo nello stesso posto in cui lavoravano, separati solo da qualche cartongesso. Lavoravano in sub-sub appalto dalle 12 alle 14 ore al giorno per qualche ditta del pronto moda e venivano pagati a cottimo guadagnando una quindicina di euro al giorno. Non perché fossero schiavizzati dai loro …
continua a leggereLa rabbia saudita
L’esperto Fadal Abu Ainain, economista, ha dichiarato all’agenzia di stampa ArabNews che quanto sta accadendo alla popolazione etiope e sudanese in Arabia saudita ha lasciato vacante circa il 20% dei posti di lavoro, arrivando ad affermare che «tale situazione è positiva perché costringerà le aziende ad assumere lavoratori locali». Si potrebbe pensare di trovarsi di fronte alla grande politica del …
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