Lo scorso 11/9 un incendio terrificante ha distrutto la fabbrica tessile «Ali Enterprises» di Karachi, nella regione pakistana del Sindh. La conta dei morti iniziava a poche ore dall’incendio che, nella città di Lahore, aveva distrutto una fabbrica illegale di scarpe, uccidendo almeno 25 persone. Ma è a Karachi che si è consumato il più grave disastro industriale del Pakistan …
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#Occupy: Hot town, struggle in the city
di GABE CARROL in connessione da New York Hot town, summer in the city Back of my neck getting dirty and gritty Been down, isn’t it a pity Doesn’t seem to be a shadow in the city The Lovin’ Spoonful – Summer in the City I ritmi e i tempi del conflitto sociale e politico sono irregolari e imprevedibili, ma …
continua a leggereInsubordinazione operaia sulla frontiera dello «sviluppo». Scene di lotta di classe alla Maruti Suzuki, Manesar, India
di GIORGIO GRAPPI* Il 30 ottobre 2011, accompagnato dalle proteste delle popolazioni locali contro gli espropri effettuati per la costruzione del Buddh International Circuit, il circus della Formula 1 è sbarcato in pompa magna a Greater Noida, nello Stato indiano di Uttar Pradesh. Pur rappresentando una goccia nel mare delle tensioni che attraversano l’India, lo spot voluto dal governo per …
continua a leggereCrossing Borders! Generazioni in movimento
L’ultimo numero di Crossing Borders! è stato pubblicato più di un anno fa, ma – con il contributo del Coordinamento Migranti Bologna e provincia – il lavoro continua e questo nuovo numero è dedicato ai giovani migranti che sono nati, cresciuti o attraversano l’Europa. Essi vivono sulla loro pelle gli effetti sociali delle politiche Europee sull’immigrazione e delle misure di esternalizzazione, …
continua a leggereRiots in black and white. London, one year after
by GABRIELLA ALBERTI – Precarious Workers Brigades, London If I go anywhere I’m [treated like] a black man that came here 60 years ago … they see me as an immigrant and you can feel the subconscious racism everywhere. You can feel it and you see the way they look at you … it is what it is. There’s nothing …
continua a leggereWomen that show the way. A conversation with Zehra Akbar Khan of the HBWWF, Pakistan
We have already connected with the important experience of the HBWWF, the first union which organizes the home based women workers in Pakistan and which has been formally recognized by the government after a huge campaign that has involved a ever-increasing number of workers since 2006. Today we are proud to publish an interview with Zehra Akbar Khan, general secretary …
continua a leggereDonne che indicano la strada. Discutendo con Zehra Akbar Khan, HBWWF – Pakistan
Ci siamo già connessi con l’importante esperienza della Home Based Women Workers Federation, la prima organizzazione sindacale delle lavoratrici a domicilio pachistane formalmente riconosciuta dal governo in seguito a un’imponente campagna di mobilitazione che ha coinvolto, a partire dal 2006, un numero crescente di lavoratrici. Oggi siamo orgogliose di pubblicare un’intervista a Zehra Akbar Khan, segretaria generale della HBWWF, convinte …
continua a leggereBlockard from Frankfurt. It was worth it being here
«There’s no more money here in Frankfurt», a comrade told us at the end of the march. It seems that even in the outer parts of the city the banks are closed, worried about the arrival of demonstrators from all over Europe. Despite the methodical actions of the police against the mobilization in the first two days, Saturdays demonstration leaves …
continua a leggereBlockards from Frankfurt #3. Valeva la pena esserci
«A Francoforte non ci sono più soldi», ci ha raccontato una compagna alla fine del corteo. Persino le banche della periferia hanno chiuso, preoccupate dell’arrivo di manifestanti da ogni parte d’Europa. Nonostante le prime due giornate siano state segnate dall’azione metodica della polizia per scoraggiare la mobilitazione, il corteo oggi non lascia dubbi su chi abbia vinto in questo scontro …
continua a leggereBlockard from Frankfurt #2 Accerchiatori e accerchiati
Quando saltano i programmi e si è forzati a inventare percorsi nuovi, molto sta nell’effetto sorpresa che si è in grado di produrre. Ci riescono alcuni di quelli che, dopo la breve manifestazione partita stamattina alle otto dalla Stazione centrale di Francoforte, riescono a sfuggire a controlli e divieti e si concentrano attorno alla BCE, mentre altri raggiungono la zona …
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