intervista dall’isola di Lesbo a NAGEHAN USKAN (attivista e ricercatrice proveniente dalla Turchia) L’emergenza Coronavirus occupa ormai il dibattito pubblico in tutto il mondo. A restare sullo sfondo o addirittura a scomparire è quello che nel contesto della pandemia accade a chi scappa dalle guerre e dalle violenze che il virus non ha certo sospeso. Situazioni drammatiche come quella delle …
continua a leggereTag Archives: Europa
Essere radicali come la realtà. Salvini sconfitto, la lotta sul salario e la prospettiva transnazionale
Mi-en-leh insisteva sempre sulla radicalità e l’audacia sovversiva dei dominatori. – Guardate un po’, – diceva, – che rischi affrontano, come infrangono tutte le convenzioni e abbandonano i loro beni più sacri, come non risparmiano se stessi quando si tratta di fare dei sacrifici per ottenere dei vantaggi o arginare delle perdite. Imparate da loro come si domina. Me-ti insegnava: …
continua a leggereLa Georgia, l’Europa e la dimensione transnazionale. Lottare in uno scenario in trasformazione
di TRANSNATIONAL SOCIAL STRIKE PLATFORM Questo testo è stato pubblicato in vista del prossimo meeting della Transnational Social Strike Platform, che si terrà il 28-30 giugno a Tiblisi. → Leggi il programma del meeting e la call. *** Il meeting del TSS, che si svolge dal 28 al 30 giugno a Tiblisi in Georgia, è la prima assemblea della piattaforma …
continua a leggereAssemblea della Transnational Social Strike Platform // Tbilisi, 28-30 giugno 2019
di TRANSNATIONAL SOCIAL STRIKE PLATFORM → Inglese, francese, georgiano La Georgia è connessa all’Unione Europea attraverso un Association Agreement in forza dal 2016. Praticamente ignorato dai paesi dell’Europa occidentale e centrale, l’accordo include un piano di riforme dell’economia, della società e delle politiche pubbliche che sta scuotendo il panorama politico georgiano. Come altri paesi nel passato più o meno recente, …
continua a leggereLo Stato sospeso. La spirale cieca della Brexit e il transnazionale
di JACOPO BONASERA e MATTEO ROSSI Il 29 marzo è arrivato, ma la soluzione dell’enigma Brexit appare ancora distante e materialmente impossibile. La travagliata e incompiuta storia della Brexit porta prepotentemente in primo piano l’esistenza di una dimensione transnazionale, di cui la governance europea è un momento di governo, che attraversa, connette, scuote e mette in crisi Stati e mercati …
continua a leggereL’ordine non regna in Europa. L’insurrezione dei gilet gialli e la sfida transnazionale
di TRANSNATIONAL SOCIAL STRIKE PLATFORM L’ordine non regna in Europa. La scena politica già occupata dagli scontri tra i governi nazionali è ora scossa da segnali di rivolta da Est a Ovest. Il rischio di disintegrazione dell’UE, paventato dalle istituzioni europee dopo la crisi greca per frenare qualsiasi tentativo di messa in discussione delle politiche di austerity, si è ora …
continua a leggereLa rivolta permanente. Crisi e rifiuto del populismo del capitale in Ungheria
Il primo atto di Vitkor Orbán, dopo essere diventato primo ministro ungherese nel 2010, è stato quello di varare il cosiddetto strike act, un provvedimento volto a neutralizzare lo sciopero con la scusa di regolare i servizi minimi che devono essere garantiti: per quasi ogni settore è ora un giudice a stabilire quali siano i servizi che devono essere assicurati …
continua a leggereReazione e rivolta. Dentro alla mutazione infinita dello stato presente delle cose
→ English Decine di migliaia di ungheresi rifiutano di sottomettersi alla slave law. Le manifestazioni di massa in Serbia contro la violenza del governo. La più grande rivolta degli studenti in Albania dal crollo del socialismo. L’insurrezione dei gilets jaunes in Francia e la resistenza di massa contro la Brexit in Inghilterra. La lotta delle donne, che ovunque fa vacillare …
continua a leggereIl populismo del capitale e l’Europa dei poveri
di MATILDE CIOLLI Da tempo stiamo assistendo a livello globale a una torsione reazionaria dei governi neoliberali. Da Trump negli Stati Uniti a Duda in Polonia, da Duterte nelle Filippine a Erdogan in Turchia, da Bolsonaro in Brasile a Orban in Ungheria, da Netanyahu in Israele a Salvini in Italia si stanno vorticosamente imponendo legislazioni e provvedimenti sempre più razzisti, …
continua a leggereIl giaguaro guarda verso est
di DEVI SACCHETTO Da «Il Manifesto» del 12 ottobre 2018 Sebbene il voto per la Brexit fosse ancora lontano, la Jaguar-Land Rover aveva già deciso di spostare all’estero una parte della sua produzione inglese. Dopo una lunga analisi di fattibilità per valutare logistica, costi ed eventuali finanziamenti, la scelta del gruppo indiano Tata proprietario dei marchi automobilistici inglesi è ricaduta …
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