di CINZIA ARRUZZA e FELICE MOMETTI A breve ∫connessioni precarie pubblicherà un proprio contributo (ora potete leggerlo qui) al dibattito che si è aperto nel movimento dopo la Mayday dello scorso venerdì. Pubblichiamo intanto volentieri un intervento di Cinzia Arruzza e di Felice Mometti. *** Non tutti i riot sono uguali. E nemmeno gli eventi di insorgenza degli ultimi anni. …
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Un diritto alla città oltre i diritti?
di FELICE MOMETTI Affrontare il tema dei diritti non è, non è mai stata, una questione semplice. Ancor più se riferita alla città, alla metropoli, al territorio. I rapporti che si determinano tra i contenuti dei diritti, la natura dei soggetti che li rivendicano e le forme assunte dal conflitto per ottenerli, condizionano spesso il senso, la validità e l’efficacia …
continua a leggereOltre Ferguson
di FELICE MOMETTI La decisione del Grand Jury di Staten Island a New York, a pochi giorni da quella di Ferguson, di non incriminare il poliziotto che nel luglio scorso ha ucciso Eric Garner non è una coincidenza. E nemmeno il frutto di un sistema giudiziario federale che ha tempi propri e agisce in completa autonomia rispetto allo scontro politico …
continua a leggereStrage di Brescia: le memorie di carta
di FELICE MOMETTI Puntuali come orologi svizzeri sono arrivati i libri sulla strage di piazza della Loggia di Brescia in occasione del quarantennale. C’era da aspettarselo. Le ricorrenze e le commemorazioni sono da sempre occasioni che il marketing editoriale non si lascia sfuggire. Ma l’impressione è che più passa il tempo meno si rifletta e sempre più si abbia a …
continua a leggereFerguson: da un riot all’altro?
di FELICE MOMETTI A Ferguson, piccolo sobborgo di Saint Louis, cinquant’anni fa vivevano più persone che oggi. Dopo la grande crisi della fine degli anni ’70 la geografia urbana dell’intera area metropolitana è radicalmente mutata. È cambiata anche la composizione sociale degli abitanti, oggi a maggioranza nera con redditi molto bassi. Tra il 1981 e il 1993 i cosiddetti «Piani …
continua a leggereUna marcia rimasta ferma
di FELICE MOMETTI, di ritorno da Washington C’erano molte aspettative da parte degli organizzatori della marcia di Washington contro il razzismo. Il National Action Network e i suoi leader, a partire dal reverendo Al Sharpton, volevano segnare un punto politico importante: diventare gli interlocutori privilegiati di Obama e del governo americano in materia di diritti civili e politiche anti-discriminatorie. Non …
continua a leggereWashington 24 agosto: una marcia per non commemorare
di FELICE MOMETTI, da New York Il 28 agosto del 1963 a Washington più di 300 mila persone, in larghissima parte afroamericani, marciarono per il lavoro e la libertà. In quell’occasione Martin Luther King, nel suo discorso, pronunciò la famosa frase «I have a dream». Bob Dylan e Joan Baez improvvisarono una performance dal palco degli oratori. Quella marcia fu …
continua a leggereRazzismo istituzionale negli Usa. Nel crepuscolo del diritto
di FELICE MOMETTI, da New York La notizia dell’assoluzione di George Zimmerman, autore dell’omicidio di Trayvon Martin, arriva alle 9 di sabato sera sulla costa ovest degli Stati Uniti e nel giro di un’ora ci sono manifestazioni di protesta a Oakland e San Francisco. Trayvon Martin, giovane diciassettenne afroamericano, è stato ucciso la sera del 26 febbraio dello scorso anno …
continua a leggereStati Uniti: ridisegnando confini sulla pelle dei migranti
di FELICE MOMETTI La «banda degli otto», così è stata chiamata la commissione ad hoc del Senato americano formata da quattro senatori democratici e quattro repubblicani, ha presentato un nuovo disegno di legge sull’immigrazione di 844 pagine. Un lavoro che, ancor prima di essere concluso, veniva già definito, con un’enfasi spropositata, epocale. La presentazione del disegno di legge è stata preceduta …
continua a leggereIl mappamondo ha perso i confini
di FELICE MOMETTI I «movimenti indisciplinati» dei migranti e le dinamiche di scomposizione delle nazioni in un libro a cura di Sandro Mezzadra e Maurizio Ricciardi Pubblicato su «il Manifesto» del 4 aprile 2013 Le migrazioni sono un «fatto sociale totale». Attraversano e condizionano le dimensioni costitutive di una società, della società di partenza, di transito e di arrivo, mettendo …
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