di GIORGIO GRAPPI Pubblicato su «Il Manifesto» del 21 gennaio 2015 con il titolo Battute di caccia nei flussi delle merci. Logistica e infrastrutture sono termini la cui presenza nella cronaca e nella discussione di movimento è cresciuta esponenzialmente negli ultimi anni. In Italia, le lotte dei facchini nei magazzini di grandi marchi come TNT, DHL, IKEA e Granarolo hanno portato all’attenzione del …
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Il vizietto della rude razza sindacale
di CAPRIMULGUS I giovani disoccupati italiani hanno nuove speranze. Riccardo Colletti, segretario della Filcte-Cgil di Venezia, sindacato che tiene insieme chimici, tessili e calzaturieri, ha auspicato che dopo i lauti profitti, le imprese calzaturiere locali inizino ad assumere i lavoratori italiani perché gli stranieri sono disperati e ricattabili. Gli stranieri tutt’al più possono trovare posto tra la bassa manovalanza, buona …
continua a leggereLe pessime ricette della «Buona scuola» renziana. Gerolamo Cardini intervista Carlo Salmaso
Partendo dal documento «La buona scuola» sfornato dal governo Renzi di recente, abbiamo intervistato Carlo Salmaso, insegnante di scuola superiore, sindacalista dei Cobas Scuola e membro del comitato per la Legge di Iniziativa Popolare «Per una buona scuola della Repubblica» (che nulla ha a che fare con la «buona scuola» renziana). La sensazione di essere di fronte a un boccone …
continua a leggereIl regime del salario 5. Apprendistato, ovvero della formazione negativa
di LAVORO INSUBORDINATO → vedi anche Il regime del salario #1, #2, #3, #4 Dal Testo Unico del 2011 alle recenti riforme del governo Renzi, la regolamentazione del contratto d’apprendistato si rivela un buon punto da cui guardare alla nuova configurazione del legame tra formazione e lavoro in un regime di precarietà generalizzata. L’apprendistato ha sempre offerto la possibilità di assumere giovani a un …
continua a leggereCosa si impara dalle sconfitte? Sulla fine temporanea della vicenda Electrolux
di CAPRIMULGUS Non sappiamo quanto voto operaio sia andato a Matteo Renzi grazie alla sua firma in pompa magna che ha chiuso la vicenda Electrolux. Certo è che, fin dai suoi primi giorni di governo, il nuovo unto dal Signore ha giocato una partita molto più sindacale di quanto possa apparire. Ed è una partita sindacale nella quale alcuni dei …
continua a leggereL’ambivalenza della trasformazione
di STEFANO VISENTIN da «Il Manifesto» del 27 marzo 2014 C’è un ritorno, all’interno del dibattito politico della sinistra radicale europea, del riferimento al concetto di popolo? A fronte della recente fascinazione di alcuni intellettuali e di alcuni movimenti per l’utilizzo del termine «gente», ma ancora di più della crisi del lessico moltitudinario – per non parlare, ovviamente, della rarità ormai …
continua a leggereMovimenti d’Europa. Problemi e opportunità del nuovo governo del lavoro
Dopo il caso di Silvia Guerra, l’artista e cittadina italiana da tempo residente a Bruxelles che è stata espulsa perché considerata un peso per il welfare belga, abbiamo iniziato a ripensare in che modo l’Europa sta riconfigurando i suoi confini e come la questione della mobilità si colloca in tale scenario. L’affaire Guerra, infatti, non è isolato, ma è uno …
continua a leggereINPS 2014: dal vorace poltronista al papà della precarietà? …e poi?
di MAURIZIO FONTANA Io sono nato in un dolce Paese/dove chi sbaglia non paga le spese/dove chi grida più forte ha ragione/tanto c’è il sole e c’è il mare blu Le recenti dimissioni di Antonio Mastrapasqua, che chiudono la sua avventura alla presidenza del maggior ente previdenziale d’Europa con i sentiti ringraziamenti degli attuali presidente del consiglio e ministro del lavoro, alludono …
continua a leggereInfiltrati nel governo mondiale delle migrazioni: lo sciopero dei rifugiati in Israele
Cresce la mobilitazione dei migranti in Israele. Dopo i tre giorni di sciopero generale proclamati dal movimento, è in corso una manifestazione di fronte al parlamento israeliano, la Knesset, per chiedere risposte dirette al premier Netanyau e al ministro degli interni Gideon Saar. La mobilitazione partita dai migranti che richiedono di essere riconosciuti come rifugiati è cresciuta nelle ultime settimane, …
continua a leggereSolo austerity? l’Europa senza principi e la politicizzazione della povertà
Ormai da diversi anni la parola povertà è rientrata nel gergo politico europeo. La porta d’ingresso principale sono state le rilevazioni statistiche. Queste ultime, tuttavia, non fanno altro che ridurre a questione tecnica la quota di popolazione che si colloca sotto a una certa soglia di reddito. La costruzione di nuovi indicatori e di nuovi modi di indagare e classificare …
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