venerdì , 22 Novembre 2024

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Lunghe esperienze operaie #1: primi risultati della ricerca sulle condizioni lavorative in tre stabilimenti Electrolux

di FIORELLA LONGOBARDI Pubblichiamo in due puntate l’inchiesta condotta da Fiorella Longobardi in tre dei quattro stabilimenti italiani della multinazionale svedese Electrolux, durante la mobilitazione che nel 2014 si è opposta alle minacce di delocalizzazione e licenziamenti di massa. La situazione negli stabilimenti di Electrolux è un esempio molto chiaro di come la precarietà sia entrata in fabbrica e dell’insieme …

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Paint it red. L’ordine della guerra e il nostro disordine transnazionale

→ English Tanto la guerra santa quanto quella democratica pretendono oggi di imporre un principio d’ordine. Entrambe dividono con precisione i campi, chiedono di schierarsi per raggiungere gli scopi stabiliti. Rifiutare l’ordine della guerra non significa però confidare nel pacifismo. Non appare neppure lontanamente possibile ripetere l’esperienza del grande movimento che, dopo l’aggressione all’Iraq nel 2003, era stato addirittura indicato …

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L’Europa anche fuori dall’Europa: salvare i confini, governare la mobilità

Il gelido massacro di Parigi ha offerto un’occasione imperdibile a quanti negli ultimi mesi hanno pensato di rispondere alla tempesta scatenata dai migranti sull’Europa innalzando muri e blindando i confini. L’occasione è stata subito colta, per esempio, dal governo polacco, che in pieno spirito europeista ha dichiarato che in queste condizioni non può rispettare gli accordi di ricollocamento dei rifugiati: …

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La fabbrica delle differenze. Forza lavoro, mobilità e lotta di classe attraverso i confini d’Europa

di DEVI SACCHETTO →English Pubblichiamo la versione rivista di uno degli interventi introduttivi del workshop «Trasformazioni del lavoro e sciopero transnazionale: nuovo regime di fabbrica, precarizzazione e composizione del lavoro» organizzato da ∫connessioni precarie con Worker’s Initiative (Polonia), TIE – Global Worker’s Network (Germania), Angry Workers (Regno Unito) durante il meeting per uno sciopero sociale transnazionale che si è tenuto …

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Nel segno della tempesta. I migranti, l’Europa e lo sciopero transnazionale

→English Come una tempesta i migranti si aggirano per l’Europa. Con i loro movimenti disordinati stanno travolgendo confini, istituzioni, ideologie apparentemente consolidate. I migranti hanno fatto saltare lo status quo europeo. Quello che non era riuscito al referendum greco sta riuscendo a migliaia di uomini, donne e bambini che mettono in gioco la loro vita per averne una migliore. Se …

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L’occasione del no. Sulla critica della democrazia del debito

→ English → Greek – sul sito di Nomadic Universality Quanti no si possono dire in una domenica? Quale occasione rappresenta il referendum greco contro l’ultimatum delle istituzioni europee? Il referendum è stato un passaggio obbligato, dopo che, negli ultimi mesi, contro la pretesa greca di sottrarsi alla tirannia del debito, si è consolidata una vera e propria rivolta pro-slavery. Le élite …

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5 luglio, Roma: assemblea nazionale della coalizione per lo sciopero sociale

Il programma di riforme del Governo Renzi, eseguite sotto dettatura della Commissione europea, prosegue la sua azione a colpi di fiducia, la quarantesima in sedici mesi è arrivata in Senato, sul maxiemendamento riguardante la scuola. Come era avvenuto per il Jobs Act, Renzi si è imposto, con arroganza e autoritarismo, ottenendo la fiducia sul Ddl e sulle nove deleghe che …

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Per la critica dell’economia politica della mobilità. Appunti sulla nuova costituzione europea

→ English Il «compromesso» raggiunto nel corso del vertice europeo sulle migrazioni che si è tenuto a Bruxelles il 25 giugno è il segno più eclatante della crisi che si agita dentro i confini dell’Europa. I migranti sono questa crisi, ma questo non ha niente a che fare con la presunta situazione di emergenza determinata dal numero crescente di uomini …

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Grentry. Il dominio della finanza in Europa e la sua crisi

→ English → Greek – sul sito di Nomadic Universality Il dato tecnico è semplice: le cosiddette «istituzioni» (il nuovo nome della Troika ottenuto dal governo greco) hanno molto di più da perdere che non la Grecia. Nei quotidiani economici più importanti questa verità è ormai affermata non solo tra le righe: in caso di default greco, e ancor di più …

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È giunto il momento di agire! 18M: Mobilitazione transnazionale contro l’inaugurazione della BCE a Francoforte

Il 2015 è iniziato con qualcosa di inaudito. Il popolo greco si è opposto a tutte le minacce provenienti dall’Europa eleggendo un nuovo governo di sinistra. È accaduto dopo 5 anni rovinosi, che hanno costretto la popolazione greca a una costante lotta contro la crisi umanitaria e la distruzione sociale. Questo governo è stato eletto per resistere alle istituzioni europee, …

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