di CHRISTOS GIOVANOPOULOS – Dikaioma, network of precarious and unemployed workers, Athens Scioperare ai tempi della Troika? È quello su cui ha apparentemente scommesso Olme, il sindacato dei lavoratori della scuola secondaria greca che, contro la legislazione governativa che aggiunge due ore di lavoro in più a settimana per ogni insegnante, ha annunciato uno sciopero da fare durante gli esami di …
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Noborder incontra Blockupy II. Scioperi e lotte di rifugiati e migranti contro l’esclusione e lo sfruttamento
Il 13 ottobre 2012 circa 6000 manifestanti hanno attraversato Berlino, guidati dai rifugiati auto-organizzati che avevano già messo in campo proteste locali e azioni in diverse città e una marcia di protesta attraverso la Germania durata un mese. La chiusura dei centri di detenzione, l’abolizione della legislazione sulla residenza e la fine delle deportazioni erano le loro rivendicazioni. Di rado …
continua a leggereNuove dal labirinto spagnolo
di DAVID GARCÍA ARISTEGUI – Solidaridad Obrera, Madrid *** Pubblichiamo di seguito un contributo sulle ultime vicende politiche nella Spagna dell’Austerity. L’impostazione politica di David Garcìa Aristegui e di Solidaridad Obrera non è propriamente quella di ∫connessioni precarie. Nella cronaca emergono però elementi di analisi che ci sembrano molto interessanti per cogliere quanto si sta muovendo, anche attorcigliandosi su se …
continua a leggereTra migrazione e precarizzazione. Diario di un viaggio in cinque città tunisine
di HAGEN KOPP – Kein Mensch ist Illegal, Hanau, con gli attivisti di Afrique-Europe-Interact e Welcome to Europe Intro1 Questo diario frammentario è stato scritto alla fine di gennaio, cioè prima dell’assassinio del leader dell’opposizione di sinistra Chokri Belaïd avvenuto il 6 febbraio 2013 a Tunisi, e prima dello sciopero generale e delle proteste di massa che sono seguite a quell’evento …
continua a leggereLo tsunami dei giovani. I Paesi Arabi tra rivolta, migrazione e sfruttamento
Intervista a SAMIR AITA, 25 gennaio 2013, Venezia di MASSIMILIANO TRENTIN *** Pubblichiamo una lunga intervista a Samir Aita, fondatore nel 2005 di «Le Monde Diplomatique éditions arabes», del quale è tuttora redattore capo, e presidente del Cercle des Economistes Arabes. Siriano di origine, Samir Aita conosce direttamente la situazione dei paesi arabi e del sud del Mediterraneo. In questi …
continua a leggereLo sciopero precario è morto, ma i precari per fortuna non se ne sono accorti
Il 2 novembre 2011 lo sciopero generale di Oakland ha segnato una svolta per i movimenti di lotta contro le politiche di austerità, precarizzazione e sfruttamento. La sfida di attaccare i profitti e colpire i precarizzatori si è saldata allo slogan «organize the disorganized», all’obiettivo di accumulare forza superando la frammentazione del 99%. Con il suo successo e con la …
continua a leggereOccupy Sandy: dal soccorso alla resistenza
di FELICE MOMETTI Gli abitanti di Rockaway, la zona di New York maggiormente colpita dall’uragano Sandy, hanno dovuto aspettare un mese prima di vedere apparire il sindaco Bloomberg. I venti km di distanza dal suo ufficio di Manhattan li ha percorsi in elicottero. All’arrivo ha trovato un «comitato» di accoglienza poco incline ad ascoltare discorsi di circostanza e la visita …
continua a leggere14N: riflessioni in ritardo dalla Grecia, per uno sciopero che non c’è stato
di CHRISTOS GIOVANOPOULOS – Dikaioma, network of precarious and unemployed workers, Atene La giornata europea di protesta del 14N, lanciata dai sindacati contro le misure di austerity, in Grecia ha occupato le testate dei media e ha causato una forte mobilitazione delle forze di polizia. La strategia di chiudere la stazione della metropolitana di piazza Syntagma ad Atene, per un …
continua a leggereMadrid: movimenti complessi di uno sciopero nel tempo
di DAVID GARCÍA ARISTEGUI – Solidaridad Obrera, Madrid Il 14N in Spagna è stato convocato pressoché da tutte le organizzazioni sindacali. Le sinistre al di fuori del paese possono forse avere una percezione diversa, soprattutto perché media piuttosto influenti di quello che, per semplificare, chiamiamo movimento 15M – come Diagonal o Madrilonia – hanno cercato di minimizzare il ruolo dei …
continua a leggereDoina fila e Berta non va in pensione: come il made in Italy gioca di prestigio con gli operai
di DEVI SACCHETTO La storia è analoga a molte altre e non ha meritato più di due colonne nella cronaca locale. Diversamente da quanto pensano i pigri e talvolta prezzolati giornalisti, però, per noi questa storia consente di gettare uno sguardo profondo sui processi di globalizzazione. Una fabbrica con un marchio storico, una multinazionale che la acquista per quattro denari …
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