→ English Sabato 13 giugno sarà una giornata di mobilitazione dei migranti in Italia e Germania, con manifestazioni a Bologna, Bari, Brescia e Francoforte. Migranti, precari e operai diranno chiaro e forte che non saranno loro a pagare i più violenti colpi di coda della crisi. Mentre le migrazioni entrano nel dibattito pubblico come «emergenza», solo quando accade un’altra strage …
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Movimenti di frontiera: la Macedonia tra Unione Europea, Russia e molta precarietà
di MILENA TRAJKOVSKA Il 12 maggio il ministro degli affari interni Gordana Janculovska e il ministro dei trasporti e delle relazioni estere Mile Janakievski hanno dato le dimissioni, ma ciò non è servito a placare le contestazioni da parte del popolo macedone. Il 13 maggio i manifestanti sono scesi nuovamente in piazza, chiedendo le dimissioni di tutto il governo e …
continua a leggereAtti di insubordinazione contro l’ordine confederale di fabbrica. Una posizione politica
di COORDINAMENTO MIGRANTI La fonderia Atti/Atla di Bentivoglio ha una lunga storia di sfruttamento, macchinari insicuri, licenziamenti ingiustificati. Noi siamo già stati davanti ai suoi cancelli nel 2004 per difendere un lavoratore che si era rifiutato di lavorare in condizioni pericolose per la sua salute. Ora la storia si ripete. Abdelkader, di ritorno da un infortunio sul lavoro, si è …
continua a leggereLa buona scuola: il vecchio che avanza
di GEROLAMO CARDINI Più che la scuola, nel disegno di legge (ddl) presentato dal governo in materia, di buono c’è solo la sòla, come dicono a Roma. E se una sòla è buona, cioè fatta bene, c’è poco da stare allegri. Dopo che il 60% circa dei partecipanti alla consultazione on line sulla «Buona scuola» ha sostanzialmente bocciato il progetto …
continua a leggereIl Blockupy di domani, per farla finita con la tristezza
→ English Nelle settimane che hanno preceduto il 18 marzo, il grande evento che avrebbe dovuto inaugurare la nuova sede della Banca Centrale Europea è stato sempre di più ridimensionato. Si è passati da un brindisi in grande stile a un più modesto aperitivo, fino ad arrivare a un rapido caffè il cui svolgimento è stato reso possibile da un …
continua a leggereRoma, Atene, Francoforte. L’insubordinazione di un continente
→ English Roma, Atene e Francoforte sono per noi parte di un unico problema. I tre processi che le collegano sono evidentemente di differente intensità e portata, eppure le intersezioni sono evidenti. I termini del problema sono chiari. La soluzione è difficile, nonostante si presentino finalmente e concretamente elementi di una possibile controegemonia in Europa. Roma ha ospitato il secondo …
continua a leggereLa connessione meridionale. Podemos, Syriza e i movimenti
Pubblichiamo una lunga intervista con Mario Espinoza Pino e Julio Martínez-Cava Aguilar, entrambi militanti di Podemos, ma anche ricercatori sociali. Il nostro intento era quello di guardare alla Grecia a partire dalla Spagna, cercando di mettere a tema similitudini e differenze tra i due modi di affrontare il nodo del rapporto tra movimenti e istituzioni. Questo rapporto d’altra parte non …
continua a leggereLa supply chain sul fronte del porto. Lotte di classe lungo la West Coast
di GIORGIO GRAPPI Mentre continua lo sciopero degli operai delle raffinerie della United Steelworkers union (USW), le rade dei porti della West Coast sono affollate di navi in attesa di poter attraccare, a causa di una disputa che ha visto opporsi la Pacific Maritime Association (PMA) e l’International Longshore and Warehouse Union (ILWU), il sindacato dei portuali. È di questi …
continua a leggereIl regime del salario 9. NASpI, ovvero dello Statuto degli Imprenditori e dell’occupabilità
di LAVORO INSUBORDINATO → Vedi anche «Il regime del salario» #1, #2, #3, #4, #5, #6, #7, #8 Il Jobs Act presenta delle anomalie che difficilmente riusciamo a comprendere in un mondo dove due più due fa quattro. Non appartiene a questo mondo, ma è parte di un universo parallelo in rotta di collisione con quello della classe lavoratrice. Nel mondo del Jobs Act …
continua a leggereFollow the strikers: contro l’austerity, strike BCE!
→ English Il tempo del governo tecnico della crisi, il tempo dell’austerity come “scelta obbligata”, è ormai concluso. Mai come ora è chiaro che le misure imposte dalla Troika sotto il segno di una necessità ineluttabile sono il prodotto della precisa scelta politica di trasformare l’Europa in uno spazio nel quale la precarietà del lavoro e della vita, la disoccupazione …
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