Lavoro Insubordinato ha l’obiettivo di intervenire nella precarietà per dare voce al conflitto al suo interno, portando avanti processi di comunicazione, analisi, denuncia e organizzazione tra coloro che della precarietà fanno esperienza ogni giorno.
Lavoro insubordinato vuole intervenire davanti alla sfida della frammentazione del lavoro, costruendo un giornale che sia scritto da e per lavoratori, che narra le diverse esperienze della precarietà, non per fare vittimismo, ma dare visibilità alle nostre diverse condizioni e metterle in relazione tra di loro, per analizzare le forme di lavoro, sfruttamento e precarietà che si danno oggi. Lavoro insubordinato è anche uno sportello politico, capace sia di dare informazioni sui contratti e supporto legale, ma che sia soprattutto uno spazio di discussione, condivisione di esperienze e organizzazione.
Lavoro Insubordinato parte dalla consapevolezza che le divisioni di categoria o di settore non sono muri invalicabili ma ostacoli superabili, e che la produzione di comunicazione tra precarie, operai, migranti e studentesse, di presa di parola e di insubordinazione è possibile. E vogliamo scommetterci e metterla in pratica.
È questo che vogliamo fare. Comunicare e costruire connessioni nella precarietà. Non abbiamo la pretesa di avere tutte le soluzioni in tasca, ma siamo consapevoli che gran parte dei problemi che abbiamo di fronte si manifestano e si perpetuano nella totale mancanza di connessioni tra lavoratori. Chi vive sulla propria pelle la crisi, chi sperimenta la precarizzazione in ogni aspetto della vita, chi è ricattato sul lavoro e fuori e si sente sempre più isolato. Comunicare vuol dire parlarsi, mettere a confronto le differenze e le somiglianze tra i luoghi di lavoro di ognuno, per sviluppare analisi, tattiche e strategie, per agire e reagire.
Vogliamo prendere parola. Vogliamo rompere quel meccanismo per cui sindacati e padroni, ripresi dai giornali e TG, siano gli unici a poter parlare per noi. Vogliamo usare ogni mezzo a nostra disposizione per affermare che i nostri problemi devono avere priorità su quelli dei nostri padroni e precarizzatori. Sappiamo però che nessuno ci darà un reddito e un welfare migliori se non lottiamo insieme per conquistare qualcosa. I nostri problemi non sono semplici disgrazie, sono il risultato di un governo del lavoro che vede nella precarietà non un problema da risolvere, ma un obiettivo da raggiungere.
Il nostro lavoro è precario, migrante, operaio. Noi vogliamo narrarlo cominciando ad analizzare meglio le soluzioni possibili. Le soluzioni devono essere le nostre soluzioni. Dobbiamo conquistarci, pezzo per pezzo, giorno per giorno, un futuro diverso.
Il nostro lavoro deve essere insubordinato.
Vuoi combattere contro la tua precarietà ma non sai come fare?
Vuoi raccontare la tua storia di insubordinazione precaria?
Vuoi informazioni sul tuo contratto e sui tuoi diritti?
Il diritto di sciopero esiste anche per i precari, ma per farlo valere serve essere organizzati non ricattabili. Vuoi organizzare uno sciopero nel tuo settore o nel tuo posto di lavoro?
Lo sportello politico “Lavoro Insubordinato” è aperto ogni primo e terzo giovedì del mese alle ore 18 presso XM24, Via Fioravanti 24. Per informazioni: lav.insub@connessioniprecarie.org