di CONVERGENX – PAROLE E PRATICHE IN MOVIMENTO Pubblichiamo il report ragionato della giornata di discussione “La guerra in Ucraina e le nostre lotte”, che abbiamo contribuito a organizzare a Bologna lo scorso 15 gennaio e che ha realizzato un passo importante verso la costruzione di un discorso condiviso di opposizione alla guerra. La partecipazione alla giornata — oltre cento …
continua a leggereuna modesta proposta
La guerra in Ucraina e le nostre lotte – giornata di discussione
di CONVERGENX – PAROLE E PRATICHE IN MOVIMENTO ConvergenX—parole e pratiche in movimento invita tutte e tutti a una giornata di discussione sulla guerra in Ucraina il 15 gennaio a Bologna, in via Zamboni 38. Dopo quasi un anno dall’invasione dell’Ucraina, stiamo toccando con mano gli enormi effetti che la guerra sta avendo ben oltre l’Ucraina. L’aggressione russa è stata …
continua a leggereUna genealogia del merito. Dalla comunità nazista alla scuola per manager
di ISABELLA CONSOLATI Negli anni ’50, Reinhard Höhn, ex generale delle SS, giurista prolifico e rinomato professore di diritto pubblico all’Università di Berlino durante il Terzo Reich, fonda e dirige un’accademia di management a Bad Harzburg che formerà più di mezzo milione di dirigenti della Repubblica Federale Tedesca. Questo anche grazie all’appoggio della folta e potente rete di ex nazisti …
continua a leggerePerversione senza sovversione. Alcune riflessioni a partire da una lettura parziale di Jack Halberstam
di MALOCCHIO bell: «The danger of it not being available is we only then hear the horror story of our failure. We only hear the failure of attempts to be non-monogamous or attempts to reshape our notions of family and how you live in a household. […] I don’t feel, looking back, that failure characterizes those moments at all, but …
continua a leggereRiot nelle piazze finanziarie: valore e imprevisti dell’arte contemporanea
di FELICE MOMETTI In un’intervista di una decina di anni fa Donald Rubell, tra i principali collezionisti americani di arte contemporanea, dichiarò soddisfatto: «le persone stanno cominciando a capire che l’arte è una valuta internazionale». Detto in altri termini, non certo usuali per Rubell, l’arte – soprattutto contemporanea – sta diventando denaro, una forma del valore. Il riferimento non è …
continua a leggerebell hooks, con la lotta di classe come presupposto
di PAOLA RUDAN La versione abbreviata di questa recensione è stata pubblicata su «il Manifesto» del 13 gennaio 2022 Il femminismo è per tutti di bell hooks (Tamu Edizioni, 2021, 203 pp., 14 €) è uscito nella sua traduzione italiana a cura di Maria Nadotti a ventun anni dalla sua prima edizione e poche settimane prima della morte della sua …
continua a leggereNei magazzini di Amazon tra lavoratori e robot
di ISABELLA CONSOLATI La versione breve di questa recensione è stata pubblicata su «Il Manifesto» dell’11 gennaio 2022 Sono ventotto i nuovi magazzini Amazon inaugurati in Italia tra il 2020 e il 2021: in soli due anni il colosso di Seattle ha raddoppiato gli impianti, segnando un picco di crescita mai raggiunto da quando, nel 2011, ha aperto il primo …
continua a leggereCapitalizzare l’arte nella metropoli americana: Jasper Johns da Filadelfia a New York
di FELICE MOMETTI Da New York a Filadelfia ci sono 150 km, 15 milioni di abitanti, le sedi di gruppi finanziari come BlackRock, Vanguard, JP Morgan, Goldman Sachs, una trentina di università, i porti e le logistic city del New Jersey che movimentano migliaia di container al giorno. La quantità e l’intensità dei flussi di merci, servizi e informazioni …
continua a leggereChi dice donna? Perché la dice? Dove la dice?
«Why can’t we say woman anymore?» (Perché non possiamo più dire donna?) è il titolo di un articolo di Rosie DiManno condiviso su Twitter da Margaret Atwood qualche giorno fa. La condivisione dell’articolo, pubblicato sul quotidiano canadese «Toronto Star» (#1 e #2), ha suscitato aspre reazioni che allineano Atwood a J.K. Rowling tra le fila del femminismo radicale transescludente. L’articolo …
continua a leggereL’astratta concretezza di Julie Mehretu
di FRANCESCA DELLA SANTA Nelle opere di Julie Mehretu rimbomba il conflitto fra lo spazio e il tempo, aggrovigliati e indistinguibili, in una relazione pesante che l’artista racconta all’interno di un paesaggio urbano che espande nella complessità in movimento e in lotta con sé stesso. Le sue opere tuonano nel suono delle linee che si interrompono, che si incrociano, che …
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