giovedì , 26 Dicembre 2024

editoriali

Il nuovo governo e un vecchio problema politico

Senza rumore e senza cordoglio il ministero per l’integrazione è scomparso. La prospettiva politica dell’integrazione non ci ha mai appassionato particolarmente. Lo sforzo a senso unico che essa pretende da parte degli immigrati affinché si adeguino alla cultura nazionale o locale ci è sempre apparso per quello che è, ovvero il modo per riaffermare uno specifico dominio politico. La scomparsa …

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Democrazia in movimento e lotte in Europa. Un contributo per e oltre Blockupy

Quello che segue è un contributo al dibattito politico europeo di movimento che parte da Blockupy, ma non riguarda solo Blockupy. Percorsi più o meno organizzati (come lo stesso Blockupy, ma anche l’Hub-meeting) stanno cercando di costruire una risposta complessiva a processi che si dispiegano su scala quanto meno europea. Lo sfondo di questi percorsi è inevitabilmente dato dal fatto …

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Solo austerity? l’Europa senza principi e la politicizzazione della povertà

Ormai da diversi anni la parola povertà è rientrata nel gergo politico europeo. La porta d’ingresso principale sono state le rilevazioni statistiche. Queste ultime, tuttavia, non fanno altro che ridurre a questione tecnica la quota di popolazione che si colloca sotto a una certa soglia di reddito. La costruzione di nuovi indicatori e di nuovi modi di indagare e classificare …

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La crisi come problema politico

La crisi sta finendo. O forse no. Non bisogna credere a chi, come se nulla fosse successo, ricomincia lentamente a celebrare le sorti progressive e magnifiche del capitalismo. Non si deve però nemmeno essere indulgenti verso chi prova quasi fastidio di fronte a questa eventualità, affidando al protrarsi della crisi la speranza di improvvisi rivolgimenti politici. È invece importante interrogarsi …

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Al caldo dell’autunno. Prime considerazioni su una stagione che continua

Mentre l’autunno si avvicina, sono in molti a chiedersi per l’ennesima volta se sarà caldo. Già alcune organizzazioni sindacali e politiche hanno prenotato manifestazioni nazionali e scioperi generali, nella convinzione di mobilitare le masse e innescare l’annunciata conflittualità. L’arretramento politico e sociale che già abbiamo vissuto dopo gli ultimi one-day-spot, atti unici di irruzione della soggettività precaria durante qualche manifestazione, …

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La precarietà delle nostre connessioni

In questi due anni di ∫connessioni precarie poche cose si sono imposte con il segno violento della novità. Altre cose si sono modificate al punto da richiedere una ridefinizione. Altre ancora sono semplicemente scomparse. Molti, se non tutti i nostri problemi sono rimasti aperti e aspettano ancora di essere affrontati. La crisi è diventata «il padrone» con il quale milioni …

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L’integrazione è un campo di battaglia

di CAPRIMULGUS La nomina della ministra Cécile Kyenge ha suscitato alcune reazioni prevedibili, altre meno. Alla volgarità leghista siamo ormai abituati, così come agli insulti razzisti che hanno come bersaglio non solo i migranti tutti, ma direttamente e indubbiamente i «negri».  Usiamo questa parola fuori da ogni politically correct che ha coperto d’ipocrisia l’istituzionalizzazione di un razzismo di lungo corso …

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Papà Stato e fratello libertà. Le donne tra censura e opinione

di EVELYN COUCH I dettagli delle minacce di stupro e omicidio che la Presidente della Camera Laura Boldrini ha ricevuto in seguito alla sua nomina sono aberranti, e colpiscono almeno quanto la sua reazione composta, più preoccupata degli effetti sulla vita di sua figlia che non di ottenere la protezione di una nerboruta scorta di uomini in nero. I motivi …

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L’ambigua ambivalenza. Un nuovo femminismo a cinque stelle?

di EVELYN COUCH   Sui social network sta circolando un post del 29 agosto 2006 firmato dal riconosciuto capo politico del M5S e intitolato Il nuovo femminismo. A distanza di quasi sette anni si può solo supporre che il post sia stato scatenato dal caso di violenza sessuale inflitta da un migrante a una ragazza di quattordici anni. Se così fosse, si potrebbe …

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Silenzi, apartheid democratico e futuro delle lotte

di CAPRIMULGUS C’erano oltre duemila persone sabato scorso a Bologna alla manifestazione per i diritti dei migranti e l’abolizione della Bossi-Fini. La parte schiacciante dei manifestanti erano i migranti stessi, mentre la presenza italiana era rarefatta per l’assenza delle tradizionali forze politiche e sindacali che, pur in modo contraddittorio, avevano sostenuto i lavoratori migranti negli anni scorsi. Un solco del …

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