giovedì , 26 Dicembre 2024

editoriali

L’ultima strage

L’ultima strage avvenuta nel canale di Sicilia impone di aprire un dibattito serio prima di tutto nei movimenti, esistenti o in via di organizzazione, che si pongono l’obiettivo di una trasformazione delle condizioni presenti. Così come sul piano del debito e delle politiche sociali il caso greco ha riaperto una discussione sul tema del rapporto tra movimenti e istituzioni e, …

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Tutto fuorché un evento: il primo maggio e l’Expo

Il primo maggio è alle porte e quello stesso giorno apriranno anche le porte di Expo. In nessun caso si tratterà di un evento. Nemmeno se qualcuno volesse prorogare i festeggiamenti al due o al tre maggio. Expo, che si vende come un’occasione, che deve diventare un’opportunità per rilanciare l’economia, che deve essere un trampolino di lancio per il mondo …

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Il Blockupy di domani, per farla finita con la tristezza

→ English Nelle settimane che hanno preceduto il 18 marzo, il grande evento che avrebbe dovuto inaugurare la nuova sede della Banca Centrale Europea è stato sempre di più ridimensionato. Si è passati da un brindisi in grande stile a un più modesto aperitivo, fino ad arrivare a un rapido caffè il cui svolgimento è stato reso possibile da un …

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Roma, Atene, Francoforte. L’insubordinazione di un continente

→ English Roma, Atene e Francoforte sono per noi parte di un unico problema. I tre processi che le collegano sono evidentemente di differente intensità e portata, eppure le intersezioni sono evidenti. I termini del problema sono chiari. La soluzione è difficile, nonostante si presentino finalmente e concretamente elementi di una possibile controegemonia in Europa. Roma ha ospitato il secondo …

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La politica dei governati. Francoforte in Grecia, Atene in Europa

→ English The Working class has no fatherland Sì, se puede! Il risultato delle elezioni greche comincia in questi giorni a produrre i suoi effetti. Non le feste di piazza, i sorrisi e le dichiarazioni di rispetto, ma lo scontro con le istituzioni finanziarie europee e mondiali, di fronte al quale anche i governi che «fanno gli auguri» a Tsipras, …

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Lo sciopero che ancora non c’è stato

Il 14 novembre è stato una novità. In primo luogo, quella giornata ha avuto la capacità di riportare il lavoro al centro del discorso politico dei movimenti. Non si è trattato soltanto dell’ennesima denuncia delle condizioni oggettive di precarietà e impoverimento, ma anche e soprattutto del punto di partenza di un processo di organizzazione che guarda allo sciopero come pratica …

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Bruxelles e la nuova logistica europea

di GIORGIO GRAPPI → English → Greek Il 6 novembre Bruxelles ha visto la manifestazione più grande da decenni. Come raccontano le cronache, tra gli oltre 150.000 manifestanti molti indossavano tute arancioni da lavoro dei portuali di Anversa – uno dei principali porti dell’UE – e, tra questi, diverse centinaia si sono scontrati per ore con la polizia. La presenza …

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Comunicazione politica precaria e sciopero transnazionale

→ EN Spazio I movimenti sociali europei hanno il compito pressante di definire la loro iniziativa politica, sapendo che l’Europa non è uno spazio definito e chiuso, ma il primo spazio globale con il quale devono fare i conti. Non a caso non è mai facile capire che cosa s’intenda quando si parla di Europa. Il nome sembra indicare di volta …

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Creare e organizzare controegemonia in Europa

→ EN Undici luglio Ci vediamo l’undici luglio. A fare cosa? Si suppone che l’appuntamento non serva a pareggiare i conti per altre manifestazioni che non sono andate proprio benissimo. Ci vediamo l’undici luglio per «dimostrare» che l’opposizione sociale al regime del salario non accetta l’ulteriore intensificazione dei processi di precarizzazione, di espropriazione e di austerity. Descrivere correttamente la situazione …

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Movimenti d’Europa. Problemi e opportunità del nuovo governo del lavoro

Dopo il caso di Silvia Guerra, l’artista e cittadina italiana da tempo residente a Bruxelles che è stata espulsa perché considerata un peso per il welfare belga, abbiamo iniziato a ripensare in che modo l’Europa sta riconfigurando i suoi confini e come la questione della mobilità si colloca in tale scenario. L’affaire Guerra, infatti, non è isolato, ma è uno …

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