I fatti sono scontati e per nulla sorprendenti. In provincia di Treviso – che nonostante la crisi non è una periferia desolata, ma una florida regione il cui unico problema sociale sono alcuni suoi abitanti – gli appartamenti destinati all’accoglienza di un centinaio di migranti sono stati devastati. L’unica motivazione reale di questa rivolta di provincia è stata la paura …
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La democrazia degli ateniesi
«L’Eurozona si compone di 19 democrazie, non una sola», dice oggi un ritrovato Junker di fronte al parlamento Europeo. Sarebbe facile ricordargli che queste democrazie sono malate, se ancora il punto all’ordine del giorno, dopo il disvelamento operato magistralmente dal governo greco, riguarda la necessità dei greci di ripagare il loro debito. Lo abbiamo detto, ma vale la pena ripeterlo: …
continua a leggereStati d’assedio transitori, ovvero la dimora dello Stato
A un premier decisionista in quarto minore è adeguato uno stato d’assedio in formato mignon. Forse è esagerato dire che stiamo assistendo alla trasformazione autoritaria del regime democratico: non perché si possa fare affidamento sulle convinzioni profonde dei ceti dominanti, ma più semplicemente perché non hanno né la forza né l’immaginazione per farla. Più prosaicamente siamo di fronte a un …
continua a leggereAlfano Macht Frei
«Divieto di attesa improduttiva»: questa è la nuova frontiera del diritto del lavoro secondo la parola di Alfano, grande messia della ripresa economica. Stai fermo in un posto dove ti hanno forzatamente rinchiuso e aspetti che le tue sorti amministrative si rendano più chiare? Beh allora lavora, invece di non fare una mazza! Chissà che la proposta del ministro, riferita …
continua a leggereLavare i panni sporchi nel Mediterraneo
Giornata di grandi eventi oggi: apre l’Expo e c’è la Mayday. Tutto dovrebbe svolgersi a Milano. Per far notare la loro assenza sia nella difesa dei lavoratori di Expo sia nella sua contestazione di massa, i sindacati confederali hanno però deciso di celebrare il primo maggio a Pozzallo di Ragusa. L’ultima strage nel Mediterraneo ha fatto scoprire persino a CGIL, …
continua a leggereSpostamenti progressivi dello sfruttamento: il contratto rumeno e il contratto romano
Per un attimo abbiamo pensato che altri si fossero messi a scrivere di∫social al posto nostro. Gli ingredienti del buon di∫social, infatti, ci sono tutti: fatti realmente accaduti, cinismo, amarezza, disprezzo, critica inferocita. Anche le reazioni suscitate sono quelle tipiche del di∫social: fastidio, stupore, rifiuto, sdegno collettivo, risate. Nonostante tutte queste similitudini, però, non si tratta di un di∫social, ma …
continua a leggerePoletti Giuliano, ministro e pedagogo del lavoro
Lo sappiamo ormai da tempo che il mondo del lavoro è in continua ridefinizione, una ridefinizione al ribasso, interamente giocata sulla pelle dei lavoratori, ma pochi si erano addentrati nell’ambito del non-lavoro al fine di renderlo fruttuoso. Lo ha fatto un solo ministro, a questo punto il più coraggioso di questo insulso governo, tal Poletti Giuliano. E bisogna averne di …
continua a leggereL’incertezza della transizione e le certezze del padrone (o della Salita e discesa del lavoratore)
Il Jobs Act è ormai legge, ma i suoi effetti sono tutt’altro che chiari. In questo momento di transizione che è già un futuro, molte aziende approfittano della confusione generale per decidere quale tipologia contrattuale applicare ai propri dipendenti, lasciando nel frattempo i lavoratori in sospeso, per non parlare di chi oltre al salario vede sospesa in questo modo la …
continua a leggereSotto la rossa stella di Venere
di FLORIANO MILESI Durante il discorso di apertura e anche durante quello di chiusura del semestre europeo pronunciati dal nostro premier non sono passati inosservati i riferimenti a Omero. Abbiamo così scoperto che la nostra condizione va dal figlio al padre, da Telemaco a Ulisse. D’altra parte, secondo la lettura di un noto psicanalista italiano, semplificando con l’accetta, la generazione …
continua a leggereIl vizietto della rude razza sindacale
di CAPRIMULGUS I giovani disoccupati italiani hanno nuove speranze. Riccardo Colletti, segretario della Filcte-Cgil di Venezia, sindacato che tiene insieme chimici, tessili e calzaturieri, ha auspicato che dopo i lauti profitti, le imprese calzaturiere locali inizino ad assumere i lavoratori italiani perché gli stranieri sono disperati e ricattabili. Gli stranieri tutt’al più possono trovare posto tra la bassa manovalanza, buona …
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