Occupy Wall Street è davanti a molti bivi, anche se quello decisivo lo porta probabilmente dentro di sé. Dopo il 17 novembre la scelta sembra essere tra il rischio di praticare connessioni impensabili e la sicurezza che deriva dal pensare progetti impraticabili. La pratica dell’occupazione di spazi nella metropoli non sembra aver garantito quella espansività del movimento che il 17 …
continua a leggere∫connessioni globali
Imparare da Oakland…e da New York 5. Connessioni precarie nella giusta direzione
Grazie alla nostra connessione a New York (thanks a lot Michele!) pubblichiamo la cronaca politica dell’entusiasmante giornata dello scorso 17 novembre. Una giornata fuori dal comune per la capacità mostrata da OWS di andare oltre il proprio nome. In realtà l’unica cosa che non è davvero successa è stata quella che il movimento newyorchese sembra esplicitamente promettere fin dal suo …
continua a leggereImparare da Oakland 4. Occupare, preoccupare, disordinare: da Zuccotti Park a New York
Come sappiamo Zuccotti Park è stato sgomberato, o meglio, la democratica connessione (non tutte le connessioni riescono bene!) di Corte suprema, amministrazione comunale ed efficienza poliziesca ha imposto un cambiamento della forma dell’occupazione e forse un cambiamento di direzione del movimento. L’inaspettato di OWS ha prodotto una preoccupazione crescente nella pubblica amministrazione fino a mettere in crisi il potere dell’ordinanza …
continua a leggereImparare da Oakland 3. Sollevarsi insieme per fare la differenza
Come annunciato, pubblichiamo un terzo intervento in connessione da Oakland, scritto per noi da Kimi Lee, donna, madre, migrante, attivista delle Colorful Mamas of the 99% e del collettivo LeftBay99, nato come spazio di organizzazione all’interno del movimento #Occupy all’indomani della proclamazione dello sciopero. Si tratta di un intervento entusiasta, entusiasmante e sincero. C’è molto da imparare da Oakland: per …
continua a leggereImparare da Oakland 2. Da Oakland a Wall Street
Nei prossimi giorni dovremmo essere in grado di fornire una testimonianza diretta sullo sciopero generale del 2 novembre a Oakland. Oggi pubblichiamo un secondo sguardo su quanto sta accadendo negli Stati Uniti, spostandoci questa volta da Oakland a New York. Sono molti gli aspetti di un movimento che, mentre irrompe presentando se stesso come il 99%, sta iniziando ad affrontare …
continua a leggereImparare da Oakland 1: I confini dello sciopero
Il passo è stato fatto. Negli Stati uniti il movimento delle occupazioni si è posto a Oakland il problema dello sciopero. Già arrivano le prime notizie sullo sciopero generale del 2 novembre, il «più grande degli ultimi 65 anni», come scrive l’Oakland Tribune. Oltre che dall’azione dei lavoratori, il quinto porto degli USA è stato bloccato grazie alla presenza degli …
continua a leggereAmazon che precari!
Proponiamo una sintesi dell’inchiesta pubblicata da «The Morning Call» il 17 settembre 2011 sulle condizioni di lavoro in uno dei principali stabilimenti statunitensi di Amazon, il più grande distributore al dettaglio online del mondo. Si tratta di una descrizione quanto mai chiara della dimensione globale non solo della precarietà, ma anche degli strumenti utilizzati per produrla e alimentarla, garantendo alle …
continua a leggereSciopero allo stabilimento Suzuki: la lotta infuria
Nayan Jyoti, 15 settembre 2011, ore 6:45 La lotta dei lavoratori di Maruti Suzuki, nel Manesar, uniti nel MSEU, il sindacato dei lavoratori della Maruti Suzuki, si sta diffondendo come un incendio nella cintura di industrie del Gurgaon-Manesar-Dharuhera-Bawal, trovando un supporto fondamentale tra i lavoratori dell’area. La sera del 14 settembre, attorno alle 3/3.30 di notte, c’è stato uno sviluppo …
continua a leggere