di CAPRIMULGUS La nomina della ministra Cécile Kyenge ha suscitato alcune reazioni prevedibili, altre meno. Alla volgarità leghista siamo ormai abituati, così come agli insulti razzisti che hanno come bersaglio non solo i migranti tutti, ma direttamente e indubbiamente i «negri». Usiamo questa parola fuori da ogni politically correct che ha coperto d’ipocrisia l’istituzionalizzazione di un razzismo di lungo corso …
continua a leggere∫connessioni precarie
Papà Stato e fratello libertà. Le donne tra censura e opinione
di EVELYN COUCH I dettagli delle minacce di stupro e omicidio che la Presidente della Camera Laura Boldrini ha ricevuto in seguito alla sua nomina sono aberranti, e colpiscono almeno quanto la sua reazione composta, più preoccupata degli effetti sulla vita di sua figlia che non di ottenere la protezione di una nerboruta scorta di uomini in nero. I motivi …
continua a leggereBastard and Poor’s. Lo spread dei precari
Oggi, primo maggio, vogliamo segnalare una piccola grande novità incontrata per caso aggirandoci nella rete: è Bastard and Poor’$, la prima agenzia di rating dei lavoratori. Che sia l’inizio di qualcosa di diverso? Che finalmente la rabbia e la frustrazione fino ad oggi hanno trovato nella “casta” il loro obiettivo possano cominciare a rivolgersi contro i padroni? Noi speriamo di …
continua a leggereUna novità
di SIMPLICIUS C’è una novità. In Italia c’è una donna nera che fa il ministro. Che una donna debba fare il ministro al maschile non è una novità. Probabilmente tutte le cose che il ministro donna nera cercherà di fare contro la legge Bossi-Fini e contro il razzismo istituzionale verranno impedite, ritardate, contraddette, bloccate dal ministro dell’interno (che è un …
continua a leggereStati Uniti: ridisegnando confini sulla pelle dei migranti
di FELICE MOMETTI La «banda degli otto», così è stata chiamata la commissione ad hoc del Senato americano formata da quattro senatori democratici e quattro repubblicani, ha presentato un nuovo disegno di legge sull’immigrazione di 844 pagine. Un lavoro che, ancor prima di essere concluso, veniva già definito, con un’enfasi spropositata, epocale. La presentazione del disegno di legge è stata preceduta …
continua a leggereIl mappamondo ha perso i confini
di FELICE MOMETTI I «movimenti indisciplinati» dei migranti e le dinamiche di scomposizione delle nazioni in un libro a cura di Sandro Mezzadra e Maurizio Ricciardi Pubblicato su «il Manifesto» del 4 aprile 2013 Le migrazioni sono un «fatto sociale totale». Attraversano e condizionano le dimensioni costitutive di una società, della società di partenza, di transito e di arrivo, mettendo …
continua a leggereL’ambigua ambivalenza. Un nuovo femminismo a cinque stelle?
di EVELYN COUCH Sui social network sta circolando un post del 29 agosto 2006 firmato dal riconosciuto capo politico del M5S e intitolato Il nuovo femminismo. A distanza di quasi sette anni si può solo supporre che il post sia stato scatenato dal caso di violenza sessuale inflitta da un migrante a una ragazza di quattordici anni. Se così fosse, si potrebbe …
continua a leggereRicominciare a sognare: 23 marzo manifestazione generale dei migranti a Bologna!
Da più di dieci anni noi migranti siamo incatenati dalla legge Bossi-Fini: il nostro permesso di soggiorno dipende dal lavoro e dal reddito, e per mantenere i documenti in regola dobbiamo accettare qualsiasi condizione di lavoro e salario. Se perdiamo il lavoro corriamo il rischio di perdere il permesso, di essere rinchiusi nei CIE o espulsi. Già migliaia di migranti …
continua a leggereLavoro Insubordinato: uno sportello politico contro la precarietà
Lavoro Insubordinato ha l’obiettivo di intervenire nella precarietà per dare voce al conflitto al suo interno, portando avanti processi di comunicazione, analisi, denuncia e organizzazione tra coloro che della precarietà fanno esperienza ogni giorno. Lavoro insubordinato vuole intervenire davanti alla sfida della frammentazione del lavoro, costruendo un giornale che sia scritto da e per lavoratori, che narra le diverse esperienze …
continua a leggerePrecaria inchiesta
Precaria è anche l’inchiesta. Di fronte alle (s)connessioni precarie globali anche lo strumento dell’inchiesta deve essere ripensato profondamente senza accontentarsi di far parlare e di ascoltare chi è vicino e conosciuto. Non è la nostra voce quella che ci interessa. Le interviste sono l’espressione contraddittoria di voci precarie che spesso non comunicano immediatamente fra loro, sono le voci di quanti …
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