Torniamo a parlare di forconi qualche giorno dopo il 9 dicembre e il giorno prima del fatidico 18 dicembre. Sembra intanto che la replica della marcia su Roma non trovi la sua strada, non per una democratica paura di scatenare la violenza estremista, ma per la consolidata consapevolezza che il grido di dolore non verrà ignorato. I presidi, i blocchi …
continua a leggere∫connessioni precarie
Lavoro precario, salario incerto, pensione impossibile. Previdenti per chi?
di LAVORO INSUBORDINATO Lunedì 16 dicembre alle 10.30 il collettivo di precari Lavoro Insubordinato sarà insieme al Coordinamento Migranti davanti all’INPS di Bologna per chiedere dove vanno a finire i contributi che ogni mese vengono sottratti al salario di precari e precarie. A cosa stiamo contribuendo? Non stiamo di certo contribuendo al nostro futuro, dato che la pensione è solo un …
continua a leggereLa volpe alle porte dell’Europa. La Foxconn in Turchia
di RUTVICA ANDRIJASEVIC, NURAN GÜLENÇ, DEVI SACCHETTO Pubblichiamo la versione integrale dell’articolo apparso oggi, 13 dicembre 2013, su «Il Manifesto» Una versione inglese di questo articolo è disponibile su Open Democracy «Ci sono settimane in cui lavoro anche 62 ore, poi altre settimane lavoro 30 ore. Diciamo che vai da un minimo di tre giorni alla settimana fino a sei …
continua a leggereINPS: previdenti, ma non per noi
A cosa contribuiamo versando ogni mese una percentuale del nostro salario all’INPS? Molti di noi precari e precarie non vedranno mai la pensione, perciò non è al nostro futuro che stiamo contribuendo. Dall’INPS e dal Ministero del Lavoro le risposte sull’ammontare della pensione dei precari di oggi sono talmente vaghe da essere chiarissime: la pensione, nei rari casi in cui …
continua a leggereTragedie operaie, ovvero sette cinesi morti nel Prato di casa
di DEVI SACCHETTO Domenica 1 dicembre sette operai sono morti a Prato. Stavano dormendo nello stesso posto in cui lavoravano, separati solo da qualche cartongesso. Lavoravano in sub-sub appalto dalle 12 alle 14 ore al giorno per qualche ditta del pronto moda e venivano pagati a cottimo guadagnando una quindicina di euro al giorno. Non perché fossero schiavizzati dai loro …
continua a leggereI Forconi e qualcosa di più?
Blocchi, saracinesche abbassate e scontri di piazza. È stato questo il 9 dicembre dei Forconi? Si era detto che si trattava di fascisti e in molti hanno continuato a ripeterlo mentre Piazza Castello a Torino si popolava (ma neanche così tanto come i media hanno fatto credere) di bandiere italiane e saluti romani. Altri hanno preferito una lettura diversa dei …
continua a leggereFreedom not Frontex. I migranti, i rifugiati e la loro lotta per la libertà globale di movimento
di HAGEN KOPP – Kein mensch ist illegal, Hanau* Il contributo che pubblichiamo è la versione fortemente rivista e aggiornata di un articolo pubblicato nel maggio 2013 in Forum Wissenschaft. La ricostruzione di alcune vicende degli ultimi mesi, così come delle campagne che cercano di opporsi alle condizioni che le hanno prodotte, mettono in evidenza il carattere immediatamente politico delle …
continua a leggereFreedom not Frontex. Refugees and Migrants in their Struggle for global Freedom of Movement
by HAGEN KOPP – Kein mensch ist illegal, Hanau* This text is an improvement of an article published in May 2013 in Forum Wissenschat. The reconstruction of some events that took place in the last month and of the campaings aiming to oppose the conditions that produced them, allow point out the immediate political character of migrations. The dreadful number …
continua a leggereMinimo reddito ora, niente pensione dopo. Mai fidarsi del nonno!
Due belle notizie sono arrivate in questi ultimi giorni: la prima è che finalmente iniziano in Italia le prove tecniche di reddito di base (secondo i primi calcoli spetterebbero circa 10 euro l’anno per tutti e 3 milioni 194mila disoccupati! Ed è meglio evitare il calcolo per gli oltre 9 milioni di persone che vivono sotto la soglia di povertà) …
continua a leggereUn segnale
di COORDINAMENTO MIGRANTI Questa notte i lavoratori dei principali magazzini Tnt d’Italia, organizzati da SiCobas e AdlCobas hanno scioperato per due ore per dare un segnale alla dirigenza della multinazionale e al suo piano di ristrutturazione aziendale che prevede tagli cospicui nella manodopera. Un segnale che punta ad aprire una trattativa nella quale la voce dei lavoratori vuole farsi sentire. …
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