The mobilization of migrants in Israel is growing. After three days of general strike launched by the movement, a demonstration is now in front of Knesset, the Israeli Parliament, to ask the Prime Ministry Netanyau and the Interior Ministry Gideon Saar for concrete answers. Mobilization was started by asylum seekers and grew up in the last weeks after the enactment …
continua a leggere∫connessioni precarie
Infiltrati nel governo mondiale delle migrazioni: lo sciopero dei rifugiati in Israele
Cresce la mobilitazione dei migranti in Israele. Dopo i tre giorni di sciopero generale proclamati dal movimento, è in corso una manifestazione di fronte al parlamento israeliano, la Knesset, per chiedere risposte dirette al premier Netanyau e al ministro degli interni Gideon Saar. La mobilitazione partita dai migranti che richiedono di essere riconosciuti come rifugiati è cresciuta nelle ultime settimane, …
continua a leggereLampedusa: l’idrante e la degradazione
di FERRUCCIO GAMBINO E DEVI SACCHETTO Un idrante a Lampedusa di FERRUCCIO GAMBINO C’è un nesso tra l’idrante usato sulla pelle dei migranti per il loro bene a inizio settimana a Lampedusa e il messaggio al caminetto di fine anno che il presidente della Repubblica pronuncerà fra una dozzina di giorni? Se la memoria di vecchie riflessioni ci soccorre, …
continua a leggereContribuiamo a cosa? Dopo il 16 dicembre
Lunedì 16 dicembre alcune decine di lavoratori e lavoratrici, precari e migranti, hanno manifestato di fronte agli uffici INPS di Bologna per porre per la prima volta all’ordine del giorno il problema della gestione dei loro contributi (guarda il servizio del TG3 Regionale ER cliccando qui, ascolta il servizio di Radio Città del Capo cliccando qui). Una delegazione del Coordinamento Migranti ha incontrato …
continua a leggereLo sciopero del capitale e i forconi in società
Torniamo a parlare di forconi qualche giorno dopo il 9 dicembre e il giorno prima del fatidico 18 dicembre. Sembra intanto che la replica della marcia su Roma non trovi la sua strada, non per una democratica paura di scatenare la violenza estremista, ma per la consolidata consapevolezza che il grido di dolore non verrà ignorato. I presidi, i blocchi …
continua a leggereLavoro precario, salario incerto, pensione impossibile. Previdenti per chi?
di LAVORO INSUBORDINATO Lunedì 16 dicembre alle 10.30 il collettivo di precari Lavoro Insubordinato sarà insieme al Coordinamento Migranti davanti all’INPS di Bologna per chiedere dove vanno a finire i contributi che ogni mese vengono sottratti al salario di precari e precarie. A cosa stiamo contribuendo? Non stiamo di certo contribuendo al nostro futuro, dato che la pensione è solo un …
continua a leggereLa volpe alle porte dell’Europa. La Foxconn in Turchia
di RUTVICA ANDRIJASEVIC, NURAN GÜLENÇ, DEVI SACCHETTO Pubblichiamo la versione integrale dell’articolo apparso oggi, 13 dicembre 2013, su «Il Manifesto» Una versione inglese di questo articolo è disponibile su Open Democracy «Ci sono settimane in cui lavoro anche 62 ore, poi altre settimane lavoro 30 ore. Diciamo che vai da un minimo di tre giorni alla settimana fino a sei …
continua a leggereINPS: previdenti, ma non per noi
A cosa contribuiamo versando ogni mese una percentuale del nostro salario all’INPS? Molti di noi precari e precarie non vedranno mai la pensione, perciò non è al nostro futuro che stiamo contribuendo. Dall’INPS e dal Ministero del Lavoro le risposte sull’ammontare della pensione dei precari di oggi sono talmente vaghe da essere chiarissime: la pensione, nei rari casi in cui …
continua a leggereTragedie operaie, ovvero sette cinesi morti nel Prato di casa
di DEVI SACCHETTO Domenica 1 dicembre sette operai sono morti a Prato. Stavano dormendo nello stesso posto in cui lavoravano, separati solo da qualche cartongesso. Lavoravano in sub-sub appalto dalle 12 alle 14 ore al giorno per qualche ditta del pronto moda e venivano pagati a cottimo guadagnando una quindicina di euro al giorno. Non perché fossero schiavizzati dai loro …
continua a leggereI Forconi e qualcosa di più?
Blocchi, saracinesche abbassate e scontri di piazza. È stato questo il 9 dicembre dei Forconi? Si era detto che si trattava di fascisti e in molti hanno continuato a ripeterlo mentre Piazza Castello a Torino si popolava (ma neanche così tanto come i media hanno fatto credere) di bandiere italiane e saluti romani. Altri hanno preferito una lettura diversa dei …
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