di FELICE MOMETTI A Ferguson, piccolo sobborgo di Saint Louis, cinquant’anni fa vivevano più persone che oggi. Dopo la grande crisi della fine degli anni ’70 la geografia urbana dell’intera area metropolitana è radicalmente mutata. È cambiata anche la composizione sociale degli abitanti, oggi a maggioranza nera con redditi molto bassi. Tra il 1981 e il 1993 i cosiddetti «Piani …
continua a leggere∫connessioni precarie
L’astrazione concreta di Louis Althusser
di FABIO RAIMONDI Pubblicato su «Il Manifesto» del 19 agosto 2014 Louis Althusser ha sempre voluto essere un filosofo comunista, perché pensava, come scrisse Etienne Balibar molti anni orsono, che «la filosofia non fosse, né più né meno, che politica nella teoria» ossia, con le parole di Althusser, «lotta di classe nella teoria». La filosofia, dunque, come arma nella lotta …
continua a leggereAppello di Blockupy ai movimenti per un’iniziativa politica transnazionale
→ EN Appello per costruire insieme uno spazio transnazionale di iniziativa per un’Europa dal basso, attraverso e contro l’attuale Europa. Invito da Blockupy International a tutti i movimenti, le reti e le organizzazioni per un’assemblea aperta a Bruxelles il 26 e 27 Settembre 2014 Noi, come gruppo di coordinamento internazionale di Blockupy, ci siamo incontrati a Berlino il 21 giugno per …
continua a leggereIl regime del salario 5. Apprendistato, ovvero della formazione negativa
di LAVORO INSUBORDINATO → vedi anche Il regime del salario #1, #2, #3, #4 Dal Testo Unico del 2011 alle recenti riforme del governo Renzi, la regolamentazione del contratto d’apprendistato si rivela un buon punto da cui guardare alla nuova configurazione del legame tra formazione e lavoro in un regime di precarietà generalizzata. L’apprendistato ha sempre offerto la possibilità di assumere giovani a un …
continua a leggereIl gesto femminista, una fessura sulla sovversione
di PAOLA RUDAN Pubblicato su «il Manifesto» del 19 luglio 2014 Così come è apparso, quasi inavvertitamente il gesto femminista è anche scomparso. La ricostruzione della sua genealogia – dall’iconografia sumera fino alle Vagina Warriors, dalla copertina della rivista francese «Le torchon brûlé» alle piazze europee e nordamericane – marca così una distanza dal presente, che non sembra colmata dalle rare …
continua a leggereL’opposizione fiscale, ovvero: il denaro è mio e lo gestisco io
A chi si interroga sugli orizzonti di una politica di massa nell’epoca della precarietà generalizzata non sarà sfuggita la proposta di sperimentazione politica comparsa in alcuni documenti recenti, più o meno rilevanti, che indicano le prospettive dei movimenti sociali in Italia. Si tratta di fare dell’opposizione alle tasse un terreno di sperimentazione, per sottrarla all’ambiguità e all’individualismo che ha caratterizzato …
continua a leggereL’ombra del pericolo. Gaza in noi
Le pagine di Facebook si stanno popolando di fotografie sempre più truci e angoscianti. Il problema è che ciò avviene solo in cerchie più o meno ampie, ma comunque limitate, di amici. La guerra in Palestina non buca gli schermi televisivi e non arriva sulle prime pagine dei giornali. A essere raccontato è solo il pericolo che essa potrebbe rappresentare …
continua a leggereL’algoritmo del profitto. Comandare il lavoro al tempo del technical intellect
di MICHELE CENTO Una versione in forma di articolo del saggio è uscita su «il Manifesto» dell’11 luglio 2014 Grazie allo sviluppo tecnologico di sicuro non diventeremo tutti uguali, ma almeno saremo gentlemen di fronte al lavoro. Suonava grosso modo così una promessa annunciata con una certa autorevolezza ormai più di un secolo fa. Alle promesse di chi vorrebbe affidare …
continua a leggereIl regime del salario 4. Formarsi e dirsi addio: l’iperspecializzazione dei quasi lavoratori
di LAVORO INSUBORDINATO → vedi anche Il regime del salario #1, #2, #3 Iperspecializzazione, privatizzazione, semplificazione sono i nomi della formazione nell’era della precarietà. Si tratta di percorsi in parte diversi, animati da logiche non tutte convergenti, ma che hanno avuto e hanno tuttora un fine comune: la produzione non tanto di manodopera con specifiche competenze, visto che il bisogno …
continua a leggereInsieme agli uomini e alle donne eritree che lottano per la libertà!
Ancora una volta questa mattina come Coordinamento Migranti e ∫connessioni precarie abbiamo sostenuto la lotta delle donne e degli uomini eritrei provenienti da tutta Europa per contestare il festival del regime dittatoriale. Dopo che ieri sera due migranti eritrei, ora ricoverati in ospedale, sono stati brutalmente aggrediti da una cricca di picchiatori del regime, la polizia di Bologna ha pensato …
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