di LAVORO INSUBORDINATO Lavoro Insubordinato sarà di fronte alla questura di Modena sabato 13 dicembre al fianco del Coordinamento Migranti e ai migranti di Modena per portare la parola d’ordine dello sciopero sociale in uno dei luoghi in cui, a causa della discrezionalità amministrativa e delle male pratiche, le istituzioni contribuiscono allo sfruttamento del lavoro migrante. Il 14 novembre in moltissime …
continua a leggere∫connessioni precarie
Sul confine dell’inferno. La Foxconn in Messico
di MARTÌN CECCHI e DEVI SACCHETTO Una versione più breve di questo articolo è stata pubblicata su «il Manifesto» dell’11 dicembre 2014. Ciudad Juarez dista quasi duemila chilometri dallo stato del Guerrero, dove il 26 settembre scorso sono scomparsi 43 studenti messicani. Ma qui la violenza messa in campo da bande armate e polizia non è certo da meno: dal …
continua a leggereThe government of mobility 1. Conditioned freedom and mobility «on probation»
by LAVORO INSUBORDINATO → IT British Prime Minister David Cameron has recently stated that «freedom of movement it is not an unqualified right». Otherwise stated, the freedom of movement can be limited. Hence, with these words Cameron clearly expresses the spirit of our times. Indeed, in several European countries it is taking place not only an erosion of social rights …
continua a leggereOltre Ferguson
di FELICE MOMETTI La decisione del Grand Jury di Staten Island a New York, a pochi giorni da quella di Ferguson, di non incriminare il poliziotto che nel luglio scorso ha ucciso Eric Garner non è una coincidenza. E nemmeno il frutto di un sistema giudiziario federale che ha tempi propri e agisce in completa autonomia rispetto allo scontro politico …
continua a leggereRoma è l’Italia
di CAPRIMULGUS L’inchiesta «Mafia Capitale» ha finalmente scoperchiato agli occhi dell’opinione pubblica e della stampa una realtà che i movimenti dei migranti denunciano da tempo: il razzismo istituzionale è un grande affare. Lo è per molti motivi. Nelle ultime settimane, una città che sembrava in preda al disagio delle periferie si è scoperta ostaggio di assemblaggi di potere tanto sofisticati quanto …
continua a leggereIl regime del salario 7. Jobs Act: le tutele crescenti e la riforma del tempo
di LAVORO INSUBORDINATO → Vedi anche «Il regime del salario» #1, #2, #3, #4, #5, #6 Oggi, il 3 dicembre, al senato viene votato il Jobs Act. Si prevede che la nuova legge sul lavoro entri in vigore a gennaio e che venga completata progressivamente da una serie di decreti attuativi. Il primo di essi dovrebbe riguardare l’introduzione del contratto a tutele crescenti, grazie …
continua a leggereIl paradosso della ricchezza e della povertà
Care italiane e cari italiani oggi vi comunichiamo una bella notizia: siamo ricchi! Come dite? Non è così? Allora siete vittime di quello che «Il sole 24 ore» definisce un paradosso. Riportando quanto scritto in un rapporto della Banca nazionale del lavoro, il valente giornalista del quotidiano di Confindustria si stupisce del fatto che la ricchezza privata sia in aumento, …
continua a leggereIl governo della mobilità 1: Libertà condizionata e mobilità vigilata
di LAVORO INSUBORDINATO → EN → Vedi anche «Il regime del salario» #1, #2, #3, #4, #5 #6 Dopo «Il regime del salario», Lavoro insubordinato inaugura un nuovo ciclo di interventi dedicati al «Governo della mobilità». In questo primo articolo si analizzano alcune tendenze delle politiche europee su lavoro, welfare e mobilità interna e le ragioni alla base della retorica del turismo sociale. Seguiranno …
continua a leggereFacciamo quadrato! Razzismo istituzionale e violenza fascista
Che esistano 500 pezzi di un cosiddetto blocco studentesco, con i crani perfettamente a loro agio in via Lombroso, che invece di pensare, come dovrebbero, ai loro viaggi su Marte vogliono vomitare su bersagli facili la propria ignorante frustrazione, è qualcosa di sicuramente disgustoso. Che nella loro sceneggiata tristemente neofascista abbiano coinvolto anche degli studenti è ancor più deprimente. Che nessuno abbia …
continua a leggereLo sciopero che ancora non c’è stato
Il 14 novembre è stato una novità. In primo luogo, quella giornata ha avuto la capacità di riportare il lavoro al centro del discorso politico dei movimenti. Non si è trattato soltanto dell’ennesima denuncia delle condizioni oggettive di precarietà e impoverimento, ma anche e soprattutto del punto di partenza di un processo di organizzazione che guarda allo sciopero come pratica …
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