lunedì , 23 Dicembre 2024

∫connessioni precarie

Dentro e contro l’accoglienza. Lo Stato, i migranti e il governo delle città

di MAURIZIO RICCIARDI «Designare un individuo come persona è espressione di disprezzo». Hegel Tocca ancora una volta ai migranti sperimentare in anticipo il significato di trasformazioni politiche e istituzionali che coinvolgono tutti. Tocca a loro subirle direttamente, prima che molti altri uomini e donne siano costretti a provarle sulla propria pelle. La tempesta dei migranti che ormai da tempo investe l’Europa ha …

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Il decreto Minniti, i migranti e il governo politico dell’insicurezza

di GIORGIO GRAPPI L’intento dichiarato dell’ormai discusso decreto Minniti-Orlando, ora convertito in legge, è di velocizzare l’identificazione e rendere effettive le espulsioni. Molte delle critiche sollevate al decreto sembrano non voler fare i conti con il fatto che uno Stato che ha delle leggi possa, ogni tanto, porsi il problema di farle funzionare. È infatti noto che l’effettività delle espulsioni, …

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Sotto il segno dello sciopero. Il nostro femminismo di parte e le urgenze del presente

Dopo l’entusiasmo prodotto dalla prima sollevazione globale contro il neoliberalismo, non è facile essere all’altezza dello sciopero dell’8 marzo e dello spazio politico che ha aperto. In tutti i luoghi in cui è stato praticato, le donne si stanno domandando come raccogliere i frutti di un’esperienza capace di abbattere con la forza di una marea gli argini delle abitudini consolidate …

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Scene di lotta e di classe nell’America di Trump

di FELICE MOMETTI Dove sta ora la politica di Trump dopo il ridimensionamento di Steve Bannon e i lanci dei missili sulla Siria e della «madre di tutte le bombe»? Sta tra Bill Clinton e il kabuki giapponese. È la possibile risposta semiseria che meglio rispecchia l’attuale tragica imprevedibilità del tycoon newyorchese. A tre mesi dall’investitura di Trump, mesi decisivi …

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L’universo chiuso della cittadinanza

di ELEONORA CAPPUCCILLI Questa recensione è stata pubblicata su «Il Manifesto» del 13 aprile 2017 Cos’hanno in comune un dormitorio per lavoratori interinali a Pardubice, un camion usato come palco per comizi sindacali fuori da una fabbrica di Manaus, un magazzino stipato a Shenzen? Niente, se non il fatto di essere scorci nascosti di continenti lontani, tanto differenti da sembrare …

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La silenziosa ascesa al potere di un dizionario del dominio

di MAURIZIO RICCIARDI Una versione abbreviata di questa recensione è stata pubblicata su «Il Manifesto» del 5 aprile 2017. All’ordine del giorno è la disgiunzione tra capitalismo e democrazia. Per una lunga stagione, la seconda è stata intesa come un correttivo delle devastazioni prodotte dal primo. Democrazia era il nome del primato della politica sull’economico e sul sociale, relegati al …

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Carla Lonzi: autoritratto dell’imprevedibilità

di PAOLA RUDAN Una versione abbreviata di questa recensione è stata pubblicata su «il Manifesto» del 30 marzo 2017. Per la copertina del suo Carla Lonzi. Un’arte della vita (DeriveApprodi, 2017, 20€) Giovanna Zapperi ha scelto una fotografia sorprendente. La fotografia è a colori. Lonzi incrocia le braccia e sorride. Sullo sfondo, la ruota panoramica di San Antonio, in Texas, …

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The last Europe. The insubordination of movements and the institutions

→ Italiano On the eve of the 60th anniversary of the Treaty of Rome, and a few days after the second anniversary of the inauguration of the new European Central Bank in Frankfurt – which coincides with the first anniversary of the Agreement between the EU and Turkey on migrants and refugees – it is worth to rethink Europe as …

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L’ultima Europa. L’insubordinazione dei movimenti e le istituzioni

Alla vigilia del 60° anniversario dei Trattati di Roma, e pochi giorni dopo il secondo anniversario dell’inaugurazione della nuova Banca Centrale a Francoforte, che coincide con il primo anniversario dell’entrata in vigore dell’accordo tra UE e Turchia su migranti e profughi, vale la pena ripensare l’Europa come spazio centrale per l’iniziativa politica attuale. Una prima serie di domande riguarda l’occasione: …

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Morto un voucher ce n’è sempre un altro. La precarietà, la CGIL e un governo disperato

di LAVORO INSUBORDINATO Il 2017 non sarà un anno felice per i voucher. La minaccia di un referendum e il timore di ripercussioni politiche hanno stabilito il tempo della loro fine. Privati, aziende e pubblica amministrazione potranno esaurire i voucher già comprati entro il 31 dicembre dell’anno corrente. Dopo la notizia, si è verificato un episodio prevedibile e simpatico. Le …

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