di ELEONORA CAPPUCCILLI Pubblicato su «Il Manifesto» del 29 giugno 2017 Stampe di Warhol appese nei calzaturifici di Louis Vuitton poco distanti dalle fabbriche dormitorio; la perizia artigiana che vive accanto alle catene di montaggio elettriche; il lusso degli abiti indifferente alla povertà dei salari. Ecco il ritratto dell’alta moda in Italia, in cui forme di lavoro e di salario …
continua a leggere∫connessioni precarie
Muoversi stando fermi. Trump, Wall Street e l’incertezza dei movimenti
di FELICE MOMETTI In alcuni bar di Atlantic Avenue a Brooklyn le scommesse sulle dimissioni di Trump entro l’anno sono quotate 5 a 1 e quelle prima della scadenza naturale del mandato 2 a 1. Quotazioni che continuano a scendere. Insomma, secondo i bookmakers, nemmeno le dimissioni di Trump farebbero racimolare qualche dollaro perché date per probabili. Sembra sia solo …
continua a leggereEmanuel Macron e alcune vecchie novità. La Francia, l’Europa e i movimenti
di LYNE MARAT – Parigi Se potevamo considerare la prima vittoria di Macron scontata e immaginarci il povero popolo francese schiacciato in un angolo, le elezioni legislative ci dicono che invece la maggioranza dei francesi non astenuti, circa il 44%, ha ufficialmente dato carta bianca al maratoneta dell’Eliseo. In fondo questo uomo della provvidenza post-ideologica ha ottenuto alle presidenziali poco …
continua a leggereSpy and sack. About a model of industrial relations in Sweden and Italy
→ Italian Even though there is no shortage of past and recent cases, to sack a trade union delegate employed in the firm for 29 years is still not a widespread practice in Italy. Also, if the firm is a multinational Swedish company, which arrived in Italy with a clamour of trumpets for its participatory industrial relations and the new …
continua a leggereSpiare e licenziare. Su un modello di relazioni industriali tra Svezia e Italia
→ English Sebbene non manchino i casi passati e recenti, licenziare un delegato sindacale occupato nell’azienda da 29 anni non è ancora una pratica diffusa in Italia. Se poi l’azienda è una multinazionale svedese, arrivata in Italia con strepito di trombe per le sue relazioni industriali partecipative e i nuovi modelli organizzativi che mirano a superare la linea di montaggio, …
continua a leggereSenza famiglia. Ovvero il matrimonio e il divorzio ai tempi del neoliberalismo
Trattata come una faccenda di gossip su vip ricchi e annoiati, la recentissima sentenza della Cassazione sugli assegni divorzili è passata quasi sotto silenzio, reputata al massimo come una sorta di «lezione» in fondo meritata per le donne che si sposano per convenienza e perché non hanno voglia di lavorare. Lo scarso rilievo dato alla sentenza è ancora più sorprendente …
continua a leggereAntiTesi d’Aprile
di BERLIN MIGRANT STRIKERS dalla pagina Berlin Migrant Strikers Ripubblichiamo le «AntiTesi di Aprile» del collettivo Berlin Migrant Strikers, perché sollevano una serie di spunti di discussione e domande che crediamo siano rilevanti per tutti e tutte coloro che si interrogano su come costruire un’iniziativa politica all’altezza delle sfide del presente e fuori da schemi preconfezionati o da abitudini di …
continua a leggereLubiana, 19-21 maggio 2017: assemblea della Piattaforma per lo sciopero sociale transnazionale
→ English Dopo essere stati a Poznan, un raccordo cruciale nella ristrutturazione europea della produzione verso Est; dopo essere stati a Parigi, dove la lotta contro la loi travail e il suo mondo ha brandito lo sciopero come pratica di convergenza di massa; dopo essere stati in una Londra post-Brexit, dove migranti e nativi si stanno impegnando a mostrare il …
continua a leggereDentro e contro l’accoglienza. Lo Stato, i migranti e il governo delle città
di MAURIZIO RICCIARDI «Designare un individuo come persona è espressione di disprezzo». Hegel Tocca ancora una volta ai migranti sperimentare in anticipo il significato di trasformazioni politiche e istituzionali che coinvolgono tutti. Tocca a loro subirle direttamente, prima che molti altri uomini e donne siano costretti a provarle sulla propria pelle. La tempesta dei migranti che ormai da tempo investe l’Europa ha …
continua a leggereIl decreto Minniti, i migranti e il governo politico dell’insicurezza
di GIORGIO GRAPPI L’intento dichiarato dell’ormai discusso decreto Minniti-Orlando, ora convertito in legge, è di velocizzare l’identificazione e rendere effettive le espulsioni. Molte delle critiche sollevate al decreto sembrano non voler fare i conti con il fatto che uno Stato che ha delle leggi possa, ogni tanto, porsi il problema di farle funzionare. È infatti noto che l’effettività delle espulsioni, …
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