Lo scorso anno sono successe cose la cui importanza è pari solo alla nostra insoddisfazione per non averne saputo sfruttare a pieno le potenzialità. Il femminismo, i movimenti dei migranti e la configurazione logistica dei rapporti di produzione e riproduzione sociale hanno messo in moto una grande mutazione. Il femminismo è stata una novità esplosiva. Le lotte quotidiane delle donne …
continua a leggere∫connessioni precarie
Rifugiati, migranti e mercato del lavoro nell’Unione Europea. Alcune note
di DEVI SACCHETTO Queste note analizzano alcuni aspetti della relazione tra il mercato del lavoro, i migranti e i rifugiati nell’Unione Europea, tenendo conto dei recenti flussi migratori provenienti non solo dall’Asia e dall’Africa, ma anche dall’Ucraina, dove continua un conflitto a bassa intensità. La gestione dei recenti flussi di rifugiati e migranti ha esacerbato la segmentazione del mercato del …
continua a leggereLa produzione dello spazio urbano in tempo di crisi
di FELICE MOMETTI Questo è uno dei testi introduttivi all’ebook Città, spazi abbandonati, autogestione, curato dalla redazione di Infoaut sulla base del convegno organizzato il 3 ottobre 2017 a Bologna dal Laboratorio Crash. *** La metropoli non si fotografa, non si fa fotografare. Si può percorrere e attraversare in un movimento continuo alla ricerca dei punti di crisi e delle …
continua a leggereFemminismo, patriarcato e violenza. Rita Laura Segato e la guerra contro le donne
di PAOLA RUDAN Negli ultimi tempi il nome di Rita Laura Segato è circolato di frequente al di fuori degli ambiti accademici anche grazie al movimento femminista Ni una menos, che si è spesso rifatto a lei per dare ragione del proprio schieramento e della propria iniziativa contro quella che l’antropologa argentina ha definito La guerra contra las mujeres (questo …
continua a leggereArgentina 2017. Violenza neoliberale e trasformazione dello Stato
di SEBASTIAN TORRES Pubblichiamo un intervento in forma epistolare di Sebastian Torres, un compagno argentino che ha già collaborato con noi negli ultimi anni, nel quale viene tracciato un primo bilancio del regime neoliberale del governo Macri, dopo il suo successo nelle elezioni di medio termine. Il recente passato argentino è stato caratterizzato da un deciso protagonismo dei movimenti, che …
continua a leggereL’ombra lunga di una rivoluzione. Dardot e Laval di fronte al potere dei soviet
di FELICE MOMETTI Dalla luce dei soviet all’ombra della Rivoluzione d’ottobre fino ad arrivare al buio pesto degli anni successivi, quelli del comunismo di Stato e di partito. In Il potere ai soviet (DeriveApprodi 2017), Pierre Dardot e Christian Laval tracciano in questo modo la parabola dell’assalto al cielo avvenuto cento anni fa. In prima battuta lo fanno confinando l’azione …
continua a leggereNeoliberalismo, concorrenza, volti dell’insubordinazione. Una conversazione al bar con Christian Laval
di MATILDE CIOLLI MC: In La nuova ragione del mondo, riprendendo Foucault, lei e Dardot parlate del neoliberalismo come di una forma di potere senza volto: non c’è uno Stato maggiore che prende le decisioni. In Guerra alla democrazia avete invece cominciato ad attribuire un volto e un nome al neoliberismo parlando di «blocco oligarchico». Questo blocco si compone di …
continua a leggere8 marzo 2018: la marea è incontenibile! Noi scioperiamo
di NI UNA MENOS Argentina → Spagnolo* *traduzione italiana di Non una di meno Noi, donne del mondo, siamo nel pieno di un processo di rivoluzione esistenziale. L’8 marzo del 2017 ci siamo unite e abbiamo assunto una misura di forza: abbiamo fatto il primo sciopero internazionale delle donne, con un’articolazione transnazionale, multilingue ed eterogenea, in 55 diversi paesi. Abbiamo cominciato …
continua a leggereMinniti e il Daspo democratico
Alla fine del ‘700 Jeremy Bentham pianificava una rivoluzione che avrebbe dovuto eliminare il rischio di ogni rivoluzione. Per il «genio della stupidità borghese», come lo ha definito Marx, si trattava di internare gli indigenti nelle «case d’industria» per garantire la sicurezza della proprietà. Osservando tutti i giorni la miseria di mendicanti e straccioni, i lavoratori poveri avrebbero potuto vedervi …
continua a leggereQuanto durano otto ore in Germania? Il lavoratore medio e un problema da risolvere
È il caso di dirlo: abbiamo un problema. Noi, come lavoratrici e lavoratori, come operaie, casalinghi, riders, come militanti, abbiamo un grosso problema. Questo problema attualmente si aggira per la Germania creando nuovamente scompiglio. Sì, perché questo problema lo abbiamo avuto diverse volte in passato, ma continua a schivare l’interesse dei più. Sono stati i cinque saggi tedeschi, amici della …
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