∫connessioni precarie

A silent but relentless tide. Our feminism to the test of November 27th

Italian Five years ago, the first transnational feminist strike took place. The strike triggered a process of politicization that irreversibly changed the expectations of millions of women and LGBTQ+ people, who gathered around the struggle against male violence as a common project of social subversion. On the occasion of the transnational mobilization against male violence against women on November 27th, …

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Iconografie cinesi

di FELICE MOMETTI A volte le immagini dicono più di tante teorie e analisi politiche. Dopo quattro giorni a porte chiuse, il sesto plenum del 19° Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese ha approvato una risoluzione che l’agenzia stampa ufficiale Xinhua ha definito storica. Come i media cinesi ripetono ormai da alcuni mesi, nei cento anni di storia del PCC …

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La silenziosa, inarrestabile marea. Il nostro femminismo alla prova del 27 novembre

English Cinque anni fa è stato lanciato il primo sciopero femminista transnazionale. È stato l’innesco di un processo di politicizzazione che ha modificato irreversibilmente le aspettative di milioni di donne e persone Lgbtq+, che hanno fatto della lotta contro la violenza maschile un comune progetto di sovversione sociale. Oggi, verso la mobilitazione transnazionale del 27 novembre contro la violenza maschile …

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Lotte (post)-pandemiche nella riproduzione sociale

di TRANSNATIONAL SOCIAL STRIKE PLATFORM e LEVFEM (Bulgaria) Pubblichiamo la traduzione in italiano dell’introduzione del volume “Essential Struggles: Pandemic Fronts” scritta dalla Transnational Social Strike Platform e dal collettivo LevFem. Il volume raccoglie diversi contributi di attiviste che hanno animato la rete EAST (Essential Autonomous Struggles Transnational) dalla sua nascita nella primavera 2020. I tredici interventi hanno al proprio centro …

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Terrore e resistenza nell’autunno afghano: un’intervista a Liza Schuster e Reza Hussaini

di VALENTINA MARCONI e STEFANO VISENTIN → English Pochi giorni fa, i cadaveri di quattro giovani donne sono stati ritrovati alla periferia di Mazar-e-Sharif, nel nord dell’Afghanistan. Una delle quattro donne brutalmente uccise è Frozan Safi, giovane attivista per i diritti delle donne e professoressa di economia, che aveva partecipato alle recenti manifestazioni contro i talebani. Le altre tre donne, …

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Terror and resistance in the Afghan autumn: an interview with Liza Schuster and Reza Hussaini

by VALENTINA MARCONI and STEFANO VISENTIN → Italian Few days ago, the dead bodies of four young women were found in the outskirts of Mazar-e-Sharif, in northern Afghanistan. Frozan Safi, a 29-year-old activist and economics lecturer, who took part to the recent protests against Taliban rule, is among them, while the other three women have not been identified yet. The …

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Dimissioni senza rassegnazione. Rifiuto del lavoro e scioperi d’ottobre negli USA

di MATTEO ROSSI Where are the workers? titolava qualche giorno fa un allarmato opinionista del «New York Times», sottolineando la mancanza di autisti e camionisti, di infermiere negli ospedali, camerieri nei ristoranti e commessi nei supermercati. «Com’è possibile che così tanti americani si possano permettere di non lavorare?» si domandano increduli giornalisti ed economisti, individuando la risposta nella generosità dei …

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Who says woman? Why to say it? Where?

«Why can’t we say woman anymore?» is the title of an article by Rosie DiManno shared on Twitter by Margaret Atwood a few days ago. The sharing of the article, which was published in the Canadian newspaper «Toronto Star» (#1 and #2), provoked bitter reactions that put Atwood’s positions, together with J.K. Rowling’s ones, in the ranks of trans-exclusionary radical …

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Proteste contro il green pass e falsi amici

di ISABELLA CONSOLATI  L’articolo è stato pubblicato sul giornale tedesco Express. Zeitung für Sozialistische Betriebs- und Gewerkschaftsarbeit. Al grido di “libertà! libertà!”, una parte della manifestazione “no green pass” organizzata a Roma come in molte città italiane lo scorso 9 ottobre, ha assaltato la sede centrale della CGIL, il più grande sindacato italiano. In una sorta di nostrano assalto al …

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Per Yaya Yafa: logistica, migranti e i limiti del sindacato

di GIORGIO GRAPPI La morte di Yaya Yafa all’Interporto di Bologna – lavoratore interinale e richiedente asilo rimasto schiacciato al terzo giorno di lavoro tra una ribalta del magazzino di SDA e un camion durante le operazioni di carico merce – non è un semplice ‘incidente sul lavoro’. È l’esito di processi che sono stati ignorati per anni. Di che …

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