di FELICE MOMETTI Gli Stati Uniti non sono una democrazia, sono una repubblica federale. Le due cose non è detto che debbano coincidere. La democrazia semmai vige solo all’interno di alcuni Stati, nemmeno tutti. Questo è il prodotto di una profonda crisi politica-costituzionale, portata alla luce sei anni fa dall’elezione di Trump e di cui anche queste elezioni di medio …
continua a leggere∫connessioni precarie
Perversione senza sovversione. Alcune riflessioni a partire da una lettura parziale di Jack Halberstam
di MALOCCHIO bell: «The danger of it not being available is we only then hear the horror story of our failure. We only hear the failure of attempts to be non-monogamous or attempts to reshape our notions of family and how you live in a household. […] I don’t feel, looking back, that failure characterizes those moments at all, but …
continua a leggereElezioni in Israele: tra continuità e cambiamento, sappiamo da che parte stare
Bibi è tornato. Dopo anni di governi deboli e di breve durata, e cinque elezioni negli ultimi quattro anni, quelle di ieri in Israele segnano un cambio di passo e hanno portata storica. Se per diverso tempo ampi strati di popolazione hanno accarezzato la speranza di un Israele senza Netanyahu, anche ma non solo per i suoi problemi giudiziari, questa …
continua a leggereMobilitazione in Russia: una prospettiva di sinistra
Traduciamo l’intervista al gruppo russo contro la guerra Nevoina (No alla guerra) pubblicata su Lefteast. L’intervista è stata condotta da una compagna dell’Assemblea permanente contro la guerra che ha partecipato all’ultimo meeting del Transnational Social Strike, coorganizzato con il collettivo LevFem, che si è tenuto a Sofia dall’8 all’11 settembre. Dalle parole di Nevoina emerge come, in un clima già …
continua a leggereLa convergenza di cui siamo parte e le sue incognite
Convergenza non è oggi il nome di una cosa. È piuttosto il nome di un problema. Ma è solo mantenendosi all’altezza del problema che essa può diventare qualcosa per il nostro movimento. Il problema non è nuovo, ma è reso ineludibile dalla Terza guerra mondiale in atto e da tutte le sue conseguenze sulle nostre vite. Mentre minaccia le nostre …
continua a leggereVerso e oltre il 22 ottobre. Convergere per cambiare il clima delle nostre lotte
di CLIMATE CLASS CONFLICT – ITALY Gli effetti globali della guerra in Ucraina e i processi transnazionali che essa ha messo in moto stanno cambiando radicalmente l’ambiente in cui viviamo. La corsa alle materie prime strategiche, l’inflazione, l’esplosione dei prezzi delle bollette, la crisi sanitaria, la moltiplicazione di eventi naturali catastrofici, l’intensificazione della violenza razzista e patriarcale sono gli ingredienti …
continua a leggereIl crocevia brasiliano
di HOMERO SANTIAGO A metà strada tra il primo e il secondo turno (che si svolgerà il 30 ottobre) delle elezioni presidenziali in Brasile, pubblichiamo un’analisi della congiuntura politica sviluppata da Homero Santiago, docente all’Università di San Paolo. Dal ragionamento proposto emergono alcuni elementi che oltrepassano i confini brasiliani, e che si inseriscono in un processo di media durata che …
continua a leggereRifiutare la guerra, lottare per la pace
Dichiarazione dell’Assemblea permanente contro la guerra dopo il meeting di Sofia Più di 120 persone provenienti da tutta Europa e dall’Asia centrale si sono riunite il 10 settembre nel contesto del meeting transnazionale a Sofia per il primo incontro in presenza dell’Assemblea permanente contro la guerra (PAAW). La PAAW ha deciso di continuare a cercare la più ampia convergenza possibile …
continua a leggereLe alluvioni in Pakistan e gli effetti di genere del cambiamento climatico. Una conversazione con Mariam Magsi
di MASHA HASSAN Il Pakistan, e in particolare le province del Belucistan e del Sindh meridionale, è stato colpito da una devastante catastrofe climatica che ha provocato lo sfollamento di circa 33 milioni di persone. Pubblichiamo qui una conversazione con Mariam Magsi*, artista multidisciplinare nata e cresciuta a Karachi, in Pakistan e ora residente in Canada. La famiglia di Magsi …
continua a leggereThe floods in Pakistan and the gendered effects of climate change. A conversation with Mariam Magsi
by MASHA HASSAN Pakistan is hit with a devastating climate catastrophe displacing around 33 million people where Balochistan and Southern Sindh provinces remain the most affected. Here we publish a conversation with Mariam Magsi* a multidisciplinary artist who is born and raised in Karachi, Pakistan, and now resides in Canada. Magsi’s family has been on the ground since the start …
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