domenica , 22 Dicembre 2024

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Su la testa! Discutendo con una lavoratrice di Sicuritalia

Pubblichiamo un’intervista a una lavoratrice di Sicuritalia, una cooperativa che fornisce servizi di sorveglianza a molte aziende sul territorio nazionale. L’esternalizzazione del servizio è conveniente per le aziende e per la cooperativa grazie al fatto che i lavoratori assunti da quest’ultima vivono una precarietà fatta di un salario di 4,99 € l’ora e di disponibilità totale, sia a livello di orario sia …

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Tecnicamente parlando: lavoro morto

Una volta si chiamava capitale fisso. Oggi i capannoni che cadono sui corpi operai mostrano il loro volto di precarietà. Non si tratta solo della precarietà di migranti e proletari italiani. Lo stesso capitale sembra soffrire di una dinamica incerta e insicura. Qualche eminente politico di prima fascia si chiede dove erano in questi anni i controlli e le ispezioni. …

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Ipotesi sul comunismo. Note per una discussione #1

di FABIO RAIMONDI Parlare di comunismo oggi potrebbe sembrare un gesto desueto, per non dire nostalgico, una postura estetizzante e provocatoria o, peggio, la progettazione astratta di un’utopia. Non è così. Nonostante il tema sia del tutto escluso dal dibattito pubblico, esso è presente in alcune delle riflessioni politiche più interessanti del nostro tempo e si presenta come un modo …

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Women that show the way. A conversation with Zehra Akbar Khan of the HBWWF, Pakistan

We have already connected with the important experience of the HBWWF, the first union which organizes the home based women workers in Pakistan and which has been formally recognized by the government after a huge campaign that has involved a ever-increasing number of workers since 2006. Today we are proud to publish an interview with Zehra Akbar Khan, general secretary …

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Donne che indicano la strada. Discutendo con Zehra Akbar Khan, HBWWF – Pakistan

Ci siamo già connessi con l’importante esperienza della Home Based Women Workers Federation, la prima organizzazione sindacale delle lavoratrici a domicilio pachistane formalmente riconosciuta dal governo in seguito a un’imponente campagna di mobilitazione che ha coinvolto, a partire dal 2006, un numero crescente di lavoratrici. Oggi siamo orgogliose di pubblicare un’intervista a Zehra Akbar Khan, segretaria generale della HBWWF, convinte …

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Blockards from Frankfurt #4. La vittoria e lo spiazzamento

Dopo i racconti dei giorni scorsi (#1, #2, #3) , in quest’ultima Blockard from Frankfurt presentiamo alcune interviste fatte dopo il grande corteo di sabato. Con Hagen di No One Is Illegal – Hanau e del No Border Network, con Marcus di Fels – Berlin e Martin della Interventionistische Linke e con Christos del collettivo Dikaioma di Atene parliamo di queste giornate, …

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Blockard from Frankfurt. It was worth it being here

«There’s no more money here in Frankfurt», a comrade told us at the end of the march. It seems that even in the outer parts of the city the banks are closed, worried about the arrival of demonstrators from all over Europe. Despite the methodical actions of the police against the mobilization in the first two days, Saturdays demonstration leaves …

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Blockards from Frankfurt #3. Valeva la pena esserci

«A Francoforte non ci sono più soldi», ci ha raccontato una compagna alla fine del corteo. Persino le banche della periferia hanno chiuso, preoccupate dell’arrivo di manifestanti da ogni parte d’Europa. Nonostante le prime due giornate siano state segnate dall’azione metodica della polizia per scoraggiare la mobilitazione, il corteo oggi non lascia dubbi su chi abbia vinto in questo scontro …

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Blockard from Frankfurt #2 Accerchiatori e accerchiati

Quando saltano i programmi e si è forzati a inventare percorsi nuovi, molto sta nell’effetto sorpresa che si è in grado di produrre. Ci riescono alcuni di quelli che, dopo la breve manifestazione partita stamattina alle otto dalla Stazione centrale di Francoforte, riescono a sfuggire a controlli e divieti e si concentrano attorno alla BCE, mentre altri raggiungono la zona …

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Blockard from Frankfurt #1. Like a demonstrator

17 maggio 2012 A Römer Platz rimangono poche tende vuote. A presidiarle ci sono ancora almeno un centinaio di poliziotti e poliziotte vestiti di tutto punto. Quando ci muoviamo verso Untermainkai 68, dove parte dei manifestanti si è data appuntamento dopo gli sgomberi del pomeriggio, passiamo accanto a decine di camionette. Chiude la sfilata un blindato munito d’idrante. Un cordone …

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