Perché una giornata transnazionale di azioni coordinate contro i confini e la precarizzazione in Europa?
Perché le politiche nazionali sul lavoro e il welfare sono inserite in una cornice europea, la precarietà è organizzata lungo catene transnazionale di produzione e sfruttamento e il lavoro migrante e la mobilità dei migranti stanno sfidando l’ordine europeo e il regime dell’austerity come mai prima d’ora. Mentre l’UE e i suoi Stati membri combattono per controllare e governare la mobilità in vista del profitto, noi dobbiamo sperimentare nuove forme di organizzazione e iniziativa transnazionale. Non vogliamo salvare quest’Europa, ma rifiutiamo l’idea che la sovranità nazionale sia la soluzione per conquistare la libertà contro lo sfruttamento. Non vogliamo salvare Schengen assicurando i confini esterni, vogliamo libertà di movimento per tutti. Per queste ragioni stiamo dalla parte dei migranti e rivendichiamo un permesso di soggiorno europeo senza condizioni.
Perché il primo marzo?
Perché il primo marzo 2010, dopo un appello partito dalla Francia per organizzare una giornata dei migranti con lo slogan «24 ore senza di noi», in Italia è stato organizzato da un’ampia coalizione di forze uno sciopero politico nazionale contro la legge sull’immigrazione. Da quel giorno, abbiamo assunto la forza del lavoro migrante e la sua capacità di essere il punto di connessione tra diversi luoghi e condizioni. Il prossimo primo marzo vogliamo riprendere l’idea di uno sciopero del lavoro migrante ed estenderlo a tutte le figure che oggi stanno subendo il regime dei confini e le misure di austerity, perché solo creando un vasto fronte sociale possiamo avere la forza di lottare per i nostri diritti.
Perché adesso?
Il ricatto contro la Grecia e la cosiddetta «crisi dei rifugiati» hanno scosso l’Europa: è questo il tempo di portare la voce dei migranti e il rifiuto di ogni tentativo di organizzare l’Europa attraverso un più rigido governo della mobilità, il regime dell’austerity e la precarizzazione di tutto il lavoro. Per farlo, è il momento di prendere posizione e superare i confini imposti dalle tradizionali forme di conflitto sul lavoro e di iniziativa politica, tra movimenti sociali e sindacati.
È solo un’altra giornata Europea di lotta come ne abbiamo viste in passato?
Non sarà una giornata di lotta come altre: sarà il primo esperimento di un più lungo processo verso uno sciopero sociale transnazionale in Europa unito da rivendicazioni comuni. Queste rivendicazioni riguardano un salario minimo europeo, un reddito di base e un sistema di welfare europei basati sulla residenza, un permesso di soggiorno europeo senza condizioni, indipendente dal contratto di lavoro e dai livelli di reddito.
Che cosa succederà il primo marzo?
A seconda delle condizioni locali, il primo marzo 2016 sarà una giornata di azioni e scioperi decentrati e coordinati, che mirano a interrompere il corso regolare di produzione e riproduzione e a creare una comunicazione tra differenti condizioni di lavoro, a rendere visibile situazioni nascoste di sfruttamento prendendo di mira il regime dei confini e le istituzioni che governano i confini e la precarietà. Il primo marzo 2016 deve essere il giorno in cui prendiamo chiaramente posizione contro il governo della mobilità che produce la precarietà di tutti, il giorno in cui affermiamo rivendicazioni comuni.
Dove è organizzato il primo marzo?
Oggi più di 20 città in nove diversi paesi (Austria, Francia, Germania, Italia, Svezia, Inghilterra, Polonia, Scozia, Slovenia), tanto all’interno quanto all’interno dello spazio di Schengen, hanno annunciato azioni e manifestazioni. La lista completa è riportata qui sotto. Useremo gli hashtag #1M e #TSS per connettere le diverse iniziative.
Che cos’è uno sciopero sociale transnazionale?
Lo sciopero è transnazionale e sociale quando è capace di attraversare i confini esistenti tra attivismo e sindacalismo, paesi e categorie, muovendosi tra la società e i posti di lavoro al di fuori delle forme tradizionali di organizzazione e aggredendo le condizioni politiche dello sfruttamento e le questioni sociali. Ciò che vogliamo è riprenderci lo sciopero come strumento di insubordinazione.
Che cos’è la Transnational Social Strike Platform?
La Transnational Social Strike Platform non è un collettivo né un coordinamento tra diversi gruppi, ma una piattaforma politica con lo scopo di coinvolgere sempre più organizzazioni e persone in Europa e non solo, verso l’obiettivo di uno sciopero sociale transnazionale. Non abbiamo né un’identità né un passato da difendere, ma solo un processo aperto per travolgere il presente.
Come si possono avere più informazioni o unirsi al processo?
La TSS platform ha un sito web e una pagina Facebook per la comunicazione verso l’esterno. La comunicazione interna funziona attraverso una mailing-list. Per l’iscrizione è possibile scrivere a info.transnationalstrike@autistici.org
Lista delle iniziative programmate finora:
— Benevento (Italia): Presidio di fronte alla prefettura
— Berlino (Germania): Manifestazione, concentramento a Potsdamer Platz alle 16.30, assemblea serale alle 19 a Oranienplatz.
— Bielefeld (Germania): Rendere visibile l’invisibile. Info: Solidarity not precarity project.
— Bologna (Italia): Primo marzo dei migranti contro i confini e la precarizzazione. Concentramento alle 17 in Piazza Nettuno. Info: Coordinamento Migranti. “La nostra dignità contro le vostre frontiere“, alle 18 inPiazza Nettuno. Info: TPO
— Dresda (Germania): Azioni comunicative alle fermate di bus e treni nel mattino. Concentramento alle 15 ad Albertplatz con assemblea sullo sciopero politico. Info: FAU Dresden.
— Edimburgh (Scozia): Carnevale di resistenza, concentramento ore 18 presso la Duke of Wellington Statue. Info: Migrants’ Solidarity Network.
— Empoli (Italia): manifestazione alle 17 in Piazza della Vittoria.
— Foggia (Italia): manifestazione dei braccianti agricoli migranti (29/2), ore 9.30 Pronao villa comunale.
— Francoforte (Germania): Stazioni precarie. Rendere visibile il lavoro e la vita precaria, manifestazione e presidio, concentramento alle 15 a Kaisersack. Incontro dei precari dalle 19 alle 21.30 prezzo il @KOZ Café, Studierendenhaus, Campus Bockenheim. Info: PrekärLab Frankfurt, frankfurt_lab@riseup.net
— Göteborg (Svezia): azioni da programmare. Info: Allt åt Alla
— Glasgow (Scozia): azioni a sorpresa su lavoro e precarizzazione.
— Inghilterra: azioni in diverse città. Info: Plan C.
— Lubiana (Slovenia): azioni su migrazioni e precarietà, austerità e regime dei confini. Info: Antiracist Front without Borders.
— Malmö (Svezia): azioni in solidarietà da programmare. Info: Allt åt Alla.
— Milano (Italia): Per un primo marzo contro i confini e la precarizzazione. Concentramento alle 18 in Piazza Duca d’Aosta. Info: Soy Mendel.
— Monaco (Germania): manifestazione con i migranti europei senzatetto sul diritto alla casa. Concentramento alle 10 a Schillerstr. 25 verso Marienplatz. Info: Wir wollen wohnen. — Napoli (Italia): Primo marzo per tutti! Info: Nablus – Scuola di Migranti, LOSKA.
— Parigi (Francia): azioni comunicative sul processo dello sciopero sociale transnazionale. Appuntamento alle 17 alla Fontaine des Innocents (Chatelet les-Halles). Info: Union syndacale Solidaires.
— Poznan (Polonia): picchetto di fronte all’agenzia Adecco alle 12. Contro le agenzie interinali e la precarietà, contro i confini, per i diritti di migranti, precarie e operai! Info: Inicjatywa Pracownicza.
— Rimini (Italia): Manifestazione “La nostra vita, i vostri confini! Per l’Europa che vogliamo”, ore 16, Piazza Cavour. Info: Casa Madiba.
— Roma (Italia): presidio alle 10 di fronte alla Prefettura. Manifestazione alle 18 in Piazza Vittorio, «Nessuna frontiera per i diritti di tutti/e». Info: Laboratorio romano per lo sciopero sociale.
— Stoccolma (Svezia): House warming party @Ikea. Info: Allt åt Alla Stockholm.
— Varsavia (Polonia): Iniziativa contro le agenzie interinali. Info: Inicjatywa Pracownicza.
— Vienna (Austria): Assemblea. Info: Precarity Office.