di TSS PLATFORM
A tre anni di distanza dall’incontro precedente a Tbilisi, in Georgia, siamo contenti di annunciare che TSS Platform invita nuovamente attivisti e attiviste, sindacalisti e sindacaliste, lavoratori, lavoratrici e migranti provenienti da diverse parti d’Europa e non solo, al meeting transnazionale a Sofia organizzato insieme al collettivo femminista bulgaro LevFem.
Più di cento partecipanti si sono già registrati da diversi Paesi come Bulgaria, Georgia, Turchia, Slovenia, Bosnia, Romania, Serbia, Grecia, Italia, Germania, Francia, Regno Unito, Portogallo, Spagna, Repubblica Ceca, Azerbaigian e Austria. Saranno presenti anche partecipanti dall’Ucraina, dal Rojava e dal movimento di opposizione contro la guerra in Russia. È ancora possibile iscriversi qui: chiediamo a chi desidera partecipare di registrarsi al più presto per facilitare il processo organizzativo.
Sette anni dopo il nostro primo meeting a Poznan, l’incontro di Sofia sarà l’occasione per perseguire ulteriormente uno degli obiettivi principali del TSS: colmare il divario tra gli attivisti dell’Europa occidentale e quelli dell’Europa centrale e orientale e affermare la centralità di quest’ultima regione per le lotte odierne.
L’incontro avviene in tempi turbolenti. Dopo la pandemia e nel mezzo di una crescente emergenza climatica, la guerra in Ucraina sta esacerbando le crisi sociali e riproduttive e sta creando un nuovo scenario dentro cui – e contro cui – dobbiamo lottare. La terza guerra mondiale sta causando l’aumento del costo della vita, la militarizzazione della politica e un riassetto globale. La costruzione di una posizione autonoma di fronte a questo scenario è la sfida che ci aspetta.
Fin dai suoi primi passi, TSS Platform ha promosso processi organizzativi transnazionali che non si sono fermati durante la pandemia: dal sostegno alle lotte di lavoratori e lavoratrici di Amazon in tutta Europa alla promozione della rete femminista E.A.S.T., dal Transnational Migrants Coordination alla recente formazione dell’Assemblea permanente contro la guerra, abbiamo lavorato duramente per rendere possibile una prospettiva transnazionale per le nostre lotte e su ciò che accade.
È proprio in questi tempi turbolenti e contro ogni tentativo di rinazionalizzazione della politica che è urgente riunirsi per condividere esperienze e idee al fine di sviluppare collettivamente una strategia transnazionale basata su discorsi e pratiche comuni.
Pur riconoscendo che la comunicazione transnazionale tra gruppi e compagni non si è mai interrotta, come TSS Platform vogliamo puntare ancora più in alto: abbiamo bisogno di strumenti per organizzarci insieme e affrontare le trasformazioni della produzione e della riproduzione sociale che segnano il presente e per immaginare le lotte future. Siamo consapevoli che quando è difficile organizzarsi a livello locale sembra ancora più difficile organizzarsi a livello transnazionale, ma continuiamo a pensare che questo sia un passaggio che non possiamo evitare. Siamo coinvolti in processi transnazionali e solo azioni radicate nella comprensione di questi processi possono essere abbastanza efficaci da portare a un cambiamento radicale. Per noi questo significa tanto riconoscere la rilevanza della dimensione europea e il ruolo specifico dell’Europa centrale e orientale al suo interno, quanto guardare a ciò che accade ai confini dell’UE e oltre.
L’incontro di Sofia sarà un nuovo passo in questa direzione. Il programma prevede sette workshop, tre plenarie, la proiezione di un film e momenti di socialità in diversi luoghi di Sofia.
Dopo l’accoglienza e la cena collettiva di giovedì 8 settembre (17:00-19:00), nella mattinata di venerdì 9 settembre il workshop n. 1 (11:00-13:00) ruoterà attorno al Lavoro essenziale, migrante e femminilizzato: il caso bulgaro. Esiste un contesto locale che possa essere realmente separato dalle dinamiche transnazionali che segnano il nostro tempo? Cosa possiamo imparare collettivamente dalle lotte delle donne in Bulgaria per ottenere migliori condizioni di lavoro e di vita? Come si possono potenziare le lotte “locali” attraverso una dimensione transnazionale? E come sviluppare connessioni e possibilità più ampie? Seguendo il metodo dei precedenti incontri del TSS, apriamo i lavori con un evento che affronta l’intreccio tra dimensione locale e transnazionale nelle nostre lotte.
Dopo il pranzo si terranno due workshop paralleli (14:00-16:00). Il workshop n. 2 si occupa di Allargamento dell’UE: politiche salariali e organizzazione transnazionale di lavoratori e lavoratrici. Questo workshop approfondisce gli attuali sviluppi delle politiche europee di regolamentazione del lavoro, compresa la recente direttiva sul salario minimo. Il workshop considera l’integrazione nell’UE come un processo che non si è limitato ad “allargare” l’UE esistente, ma ha creato nuove condizioni sia per l’Unione che per i Paesi associati, come la Georgia e l’Ucraina. In tempi di politiche di guerra e di presunti scontri di civiltà, chiedersi se i lavoratori abbiano davvero bisogno dell’UE è tanto scabroso quanto necessario. Ma porsi questa domanda senza nostalgie nazionalistiche è fondamentale. L’impatto delle politiche dell’UE sul lavoro, spesso trascurato, è strettamente legato ad altre questioni come la migrazione e la riproduzione sociale. Affrontare questa discussione significa costruire la capacità di superare i limiti esistenti delle iniziative di lavoratori e lavoratrici e porre le basi per nuove lotte comuni, respingendo i richiami dello Stato nazionale.
Il workshop n. 3, intitolato Le strade per la protesta, non per vivere; le case per vivere, non per il profitto! Organizzarsi per la giustizia abitativa dal locale al regionale al transnazionale, si concentrerà sulle lotte per la casa, partendo dall’esperienza dei movimenti per la giustizia abitativa in Romania. Il workshop promuoverà uno scambio tra attiviste e attivisti, lavoratori e lavoratrici al fine di connettere le lotte per la casa come parte di una lotta transnazionale per la giustizia sociale contro il peggioramento delle condizioni abitative, l’aumento dell’inflazione e l’incremento dei prezzi dell’energia accelerato dalla guerra in Ucraina.
Il programma di venerdì prosegue con la prima plenaria sulle Lotte nella riproduzione sociale in Europa centrale, orientale e oltre (16:30-18:30). L’assemblea, organizzata dalla rete E.A.S.T., sarà un momento per discutere di come il contesto specifico dell’Europa centrale e orientale sia stato scosso dalla pandemia di Covid e dalla guerra in Ucraina, provocando un contraccolpo patriarcale, capitalista e razzista contro donne, persone LGBTQI+, lavoratori, lavoratrici e migranti. Inoltre, l’assemblea traccerà le numerose esperienze di lotta per trovare terreni comuni e promuovere nuove possibilità di organizzazione transnazionale.
La proiezione del film The Loud Spring (19:00-21:00) conclude il programma di venerdì, introducendo uno dei temi del giorno successivo: il capitalismo verde non esiste.
Il programma di sabato 10 settembre prevede due sessioni di workshop paralleli. Al mattino (10.00-12.00) il workshop n. 4 è dedicato al tema Capovolgere la riproduzione sociale: crisi, violenza patriarcale e lotte transnazionali. Partendo dall’esperienza della rete E.A.S.T, il workshop discuterà di come affrontare la violenza patriarcale e i discorsi anti-gender e di come reinventare ulteriormente lo sciopero femminista, in particolare considerando le lotte emerse durante la pandemia e il nuovo contesto prodotto dalla guerra. Il workshop n. 5 sulle Lotte delle e dei migranti contro lo sfruttamento, il razzismo e la violenza patriarcale nel contesto della guerra è organizzato dal Transnational Migrants Coordination (TMC). Stiamo assistendo a uno scontro sulla mobilità: mentre per le e i migranti rappresenta una parte della loro lotta per una vita migliore e più sicura, gli Stati e i padroni cercano di governare i movimenti del lavoro migrante in nome dei profitti e delle esigenze della produzione. Il workshop discuterà gli sviluppi politici e le forme di lotta lungo tre assi: lavoro migrante, regime di frontiera e razzismo istituzionale. Tutti questi assi riguarderanno le condizioni delle donne migranti, in particolare nel contesto prodotto dai movimenti di massa dei rifugiati ucraini.
Nel pomeriggio (13:30-15:30) il workshop n. 6 discute il Ciclo internazionale di lotte di lavoratori e lavoratrici della sanità e della cura durante e dopo la pandemia. Questo workshop è promosso da Angry Workers (Regno Unito) e vedrà la partecipazione di lavoratori e lavoratrici della sanità, dell’assistenza e dei servizi essenziali provenienti da diverse regioni che discuteranno su come collegare le lotte per un cambiamento fondamentale della società. Il workshop n. 7 sul Conflitto di classe per il clima nella transizione verde si concentra sulla cosiddetta transizione verde non tanto come soluzione alla crisi climatica, ma come campo di lotta che interessa produzione e riproduzione sociale. Ciò significa collegare le lotte e i dibattiti ambientalisti con lo spostamento geostrategico prodotto dalla politica di guerra, con i cambiamenti nella produzione e con le lotte di lavoratori e lavoratrici.
L’evento conclusivo di sabato 10 settembre è la plenaria organizzata dall’Assemblea permanente contro la guerra (PAAW) sulle Sfide di una politica transnazionale di pace (16:30-18:30). Questa assemblea – il primo incontro fisico dopo quattro assemblee online della PAAW che hanno visto la partecipazione di centinaia di persone – sarà un momento cruciale in questi tempi di guerra. L’iniziativa politica del PAAW mira a creare le condizioni per rispondere ai cambiamenti prodotti dalla guerra in Ucraina, intesa come momento trasformativo della Terza Guerra Mondiale in corso, e a reimmaginare un movimento transnazionale in questo contesto. La discussione farà riferimento al Manifesto per una politica transnazionale di pace scritto dal PAAW e tradotto in nove lingue, tra cui ucraino, russo e cinese.
La serata di sabato sarà l’occasione per riunirsi, chiacchierare e socializzare davanti a cibo e bevande.
Il meeting si concluderà domenica 11 settembre con una plenaria finale su Organizzazione transnazionale, strategie e iniziative future (10:00-13:00). L’obiettivo è quello di stabilire alcuni punti e impegni comuni per fare di questo incontro un contributo importante per le nostre lotte collettive.
Per coloro che possono ancora rimanere a Sofia, si terrà un pranzo (13:00-14:30) presso la Biblioteca Autonoma Femminista “Kopriva”, seguito da un workshop con il collettivo Kopriva (14:30-16:00).
Per ulteriori informazioni, seguite i siti web e le pagine Facebook di TSS Platform e LevFem.
Non vediamo l’ora di incontrarvi a Sofia e di lottare collettivamente!