Domenica 20 marzo, a 24 giorni dall’invasione russa dell’Ucraina, è successo qualcosa di importante. Circa 150 attiviste e attivisti, lavoratrici e lavoratori da Ucraina, Russia, Polonia, Georgia, Bulgaria, Repubblica Ceca, Romania, Ungheria, Grecia, Regno Unito, Italia, Slovenia, Moldavia, Germania, USA e altri paesi si sono riuniti in un’assemblea online contro la guerra e per una politica transnazionale di pace. Questa assemblea è stata convocata dopo che la nostra dichiarazione è stata firmata da più di cento organizzazioni politiche, collettivi e sindacati di tutto il mondo ed è stata tradotta in venti lingue.
I molti feedback ricevuti ci hanno fatto capire il bisogno di fare qualcosa di più e con l’appoggio di alcuni dei primi firmatari abbiamo deciso di convocare un’assemblea pubblica online per discutere insieme e individuare la strada per una politica diversa in mezzo alle nebbie della guerra. Siamo stati sommersi dalle iscrizioni e dal numero di partecipanti all’assemblea di domenica: 175 persone si sono iscritte all’assemblea, circa 150 persone hanno preso parte alla discussione in momenti diversi, e altre ancora non hanno potuto partecipare perché abbiamo raggiunto il limite massimo di accessi consentiti. Ci scusiamo per questo. Tuttavia, ci saranno altre occasioni per unirsi al processo, dato che abbiamo deciso di rendere questo spazio politico aperto e continuo.
Abbiamo stabilito di rinominarci collettivamente Assemblea Permanente contro la Guerra (Permanent Assembly Against War). L’Assemblea Permanente sarà un’infrastruttura politica in cui far crescere una discussione e un potere collettivo nella direzione di una politica transnazionale di pace, e in cui organizzare e coordinare iniziative collettive.
L’Assemblea Permanente è contro la guerra, ma non è neutrale: stiamo dalla parte di chi cerca di sopravvivere a questa guerra in Ucraina, dalla parte delle persone che lottano contro questa guerra in Ucraina e in Russia, dalla parte di chi sta soffrendo a causa di questa guerra anche oltre le regioni interessate dal conflitto, dalla parte di quante e quanti subiscono il peso delle sanzioni economiche, dalla parte delle e dei rifugiati che stanno scappando da questa guerra e di tutte e tutti gli uomini e le donne migranti e rifugiati in cerca di una vita migliore e più sicura, dalla parte di lavoratori e lavoratrici che lottano contro lo sfruttamento e contro il tentativo di usare questa guerra per imporre condizioni persino più dure sulle loro vite, dalla parte delle donne e persone LGBTQI che rivendicano la libertà contro gli attacchi patriarcali.
L’Assemblea Permanente non si sostituisce alle iniziative presenti: sosteniamo molte mobilitazioni locali contro la guerra, nonché le diverse assemblee e incontri, e invitiamo a organizzarne di nuovi e a condividere informazioni. Ma pensiamo che una politica transnazionale di pace sia l’unica condizione possibile contro la militarizzazione delle nostre vite e per potenziare le lotte sociali, i movimenti e la nostra capacità collettiva. L’Assemblea Permanente sarà un’infrastruttura politica dove far crescere in questa direzione la discussione e il potere collettivo e dove organizzare iniziative coordinate. In questa prospettiva, sosteniamo anche l’idea di fare del prossimo primo maggio una giornata di lotta contro la guerra.
Ci riuniremo nuovamente il 9 aprile e faremo in modo che chiunque condivide gli obiettivi dell’Assemblea Permanente possa partecipare. Nel frattempo, nei prossimi giorni lavoreremo collettivamente per tradurre la varietà e ricchezza dei contributi all’assemblea in un testo comune. Una nuova sezione del nostro sito ospiterà altri contributi, articoli, link utili e promuoverà iniziative di solidarietà e sostegno.
Chiunque sia interessato a partecipare al processo, può iscriversi alla mailing list “No-to-War” inviando una mail a: Tss-no-war-list-subscribe@lists.riseup.net
Presto nuovi aggiornamenti: rimanete in contatto!
Assemblea Permanente contro la Guerra
Per una Politica Transnazionale di Pace