di E.A.S.T. – ESSENTIAL AUTONOMOUS STRUGGLES TRANSNATIONAL
Il 25 ottobre si è tenuta la prima assemblea pubblica di E.A.S.T. (Essential Autonomous Struggles Transnational), a cui hanno partecipato circa 70 donne, lavoratrici, migranti, attivisti/e da molti paesi: dall’Europa Centro-orientale alla Turchia, dalla Georgia ai Balcani, dall’Italia al Regno Unito, dalla Germania agli Stati Uniti. Partendo dalle diverse condizioni e dalle lotte di ciascuno/a durante la pandemia, si è discusso di come rompere l’isolamento in un momento in cui donne, migranti e lavoratrici sono chiamate a mettere in pericolo la loro vita e la loro salute ‒ come se fosse un loro destino naturale ‒ per tappare i buchi di una sanità e di un welfare al collasso; per fare turni interminabili al lavoro; per vedersi tagliato il salario a causa dell’obbligo di conciliare il lavoro a casa e fuori di casa. Tutto ciò, senza aiuti da parte dello Stato e senza poter ottenere un permesso di soggiorno.
Come E.A.S.T. abbiamo pubblicato un documento, firmato da decine di collettivi, per lottare insieme alle donne polacche che hanno scioperato per la libertà di aborto, e per ribadire che l’attacco alle donne è un modo per consolidare gerarchie e divisioni. Lo sciopero è stato un successo: più di centomila donne sono scese in piazza per ribadire la loro “essenzialità”, e il governo polacco non è riuscito a mandare in porto il divieto di aborto.
Sappiamo che la nostra lotta non può fermarsi e vogliamo che più persone si uniscano a noi, riconoscendo la necessità di un’iniziativa transnazionale che parta dall’Est (da cui proviene la maggior parte del lavoro svalutato ma essenziale che sostiene la produzione e la riproduzione in Europa occidentale), senza però fermarsi lì e andando oltre. Per questo motivo, abbiamo organizzato un secondo incontro pubblico, il 29 novembre. Abbiamo ritenuto che fosse importante incontrarci proprio durante la settimana della Giornata internazionale contro la violenza maschile del 25 novembre e di genere e dopo il Transgender Day of Remembrance, perché sappiamo che queste sono date cruciali per il movimento femminista globale, che ha messo a nudo il carattere strutturale della violenza. Inoltre, quest’anno abbiamo assistito all’ennesimo aumento della violenza domestica, allo sfruttamento delle lavoratrici essenziali negli ospedali, nelle case, nei luoghi di lavoro e al razzismo istituzionale. La violenza contro le donne, i e le migranti e le persone LGBT*QI+ si intreccia con il razzismo e lo sfruttamento, riproducendo così le gerarchie della società pandemica.
Il 29 novembre ci prendiamo spazio per dare vita a una strategia comune, a livello transnazionale, a partire dalle lotte in corso di infermieri/e, addetti/e alle pulizie, insegnanti/e, migranti, donne. Vogliamo discutere di come realizzare uno sciopero essenziale, nella consapevolezza di avere di fronte una sfida ambiziosa, a causa della precarietà, della frammentazione, delle divisioni nazionali, delle condizioni informali, degli ostacoli legali e dei requisiti per il rilascio dei permessi di soggiorno. Vogliamo ragionare su come riprendere in mano l’arma dello sciopero per opporci alla violenza interrompendo la produzione e la riproduzione sociale, oltre al lavoro essenziale che permette alla società di sopravvivere durante la pandemia.
Vogliamo quindi intensificare la nostra comunicazione politica e fare un cambio di passo nelle lotte provando a rispondere a queste domande:
– Come unire le lotte transnazionali contro la violenza patriarcale, razzista e capitalista durante la pandemia? Come costruire un’analisi e delle rivendicazioni comuni?
– Cosa manca e cosa serve per organizzare uno sciopero essenziale contro la violenza in tutte le sue forme? Come raggiungere i lavoratori e le lavoratrici essenziali che si trovano sotto il ricatto del salario e del permesso di soggiorno? Come superare gli ostacoli giuridici, le divisioni nazionali e sindacali?
– Come iniziare a sviluppare discorsi e pratiche comuni che culmineranno con la data globale dell’8 marzo?
L’assemblea (in inglese) si terrà sulla piattaforma Zoom e verrà trasmessa in live streaming sulla pagina Facebook di questo evento. Saranno pubblicate ulteriori informazioni e istruzioni per partecipare all’incontro sulla pagina dell’evento facebook.
Informazioni su essentialstruggles@gmail.com
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