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May of Solidarity lancia un messaggio in Europa: lottiamo insieme e costruiamo un movimento transnazionale di resistenza, attraverso l’Europa e oltre! Oltre i confini nella solidarietà e per costruire democrazia dal basso!
«Solidarietà oltre i confini – costruzione della democrazia dal basso» sono state le parole d’ordine del «May of Solidarity» e delle Giornate europee d’azione, svoltesi alla vigilia delle elezioni europee. Lanciato dal coordinamento europeo transnazionale di Blockupy è stato un momento forte di mobilitazione e solidarietà in tutta Europa. Migliaia di persone in tutto il continente – in Germania, Polonia, Italia, Francia, Belgio, Spagna, Austria, Grecia e Portogallo – sono scese in piazza e hanno manifestato contro le politiche di austerità decise dalla Troika e dall’Unione Europea, contro i tentativi in corso per privatizzare i beni comuni e i servizi pubblici, contro il razzismo istituzionale promosso dal regime dei confini e delle attuali norme sull’immigrazione, contro il risorgere dei nazionalismi e dei populismi di destra, così come contro lo sfruttamento, le feroci condizioni del lavoro e gli ulteriori accordi commerciali neoliberisti al servizio, come il TTIP, del capitalismo globale.
Non a caso, «May of Solidarity» ha fatto appello ad intervenire in un momento di grande attenzione sull’Europa. I risultati delle elezioni del Parlamento europeo mostrano, con la sconfitta quasi ovunque dei governi che hanno guidato il regime della crisi negli ultimi cinque anni, un diffuso rifiuto delle politiche di austerity. Ma c’è una netta differenza tra il successo di quelle forze di sinistra (come in Grecia e, in parte, in Spagna) che intendono cambiare l’Europa e l’avanzata delle forze nazionaliste e reazionarie, che propongono politiche razziste di esclusione e la chiusura delle frontiere. Questo è un altro motivo per cui abbiamo scelto come nostro campo di battaglia quello dei movimenti sociali che lottano per una trasformazione radicale, e perché «May of Solidarity» si è caratterizzato per la costruzione della democrazia dal basso, una democrazia che può essere realizzata solo attraverso lo sviluppo di lotte che superino i confini, per i beni comuni e la solidarietà.
Abbiamo occupato strade e piazze in una moltitudine di azioni, basandoci sulle mobilitazioni territoriali già esistenti e combinando queste attraverso la condivisione di autentici percorsi transnazionali: dal blocco dello European Business Summit a Bruxelles al sostegno della dura lotta del personale nei ministeri greci; dalle asambleas e le marce del movimento 15M in Spagna, al superamento dei confini con la «march4freedom» dei rifugiati; dalla mobilitazione di massa a Roma per i diritti sociali contro austerità e privatizzazioni alle azioni diffuse in tutto il continente contro Monsanto e l’introduzione degli OGM in Europa; dai cortei e le azioni in molte città al «Tribunale contro la Troika» a Bruxelles e all’incontro transnazionale sul «lavoro di cura» a Vienna – «May of Solidarity» è stato in grado di diventare un ombrello per diversi movimenti, mobilitazioni e cause. L’Europa è un campo di battaglia e un autentico spazio politico che stiamo cominciando di nuovo ad occupare e per il quale stiamo cominciando a lottare e ricostruire, non unificando sotto un solo striscione e una logica centralizzatrice, ma invitando tutti i molteplici approcci, luoghi e realtà a convergere per iniziare a definire una cornice comune e ad agire per e attraverso essa.
Nell’ambito delle giornate di solidarietà valutiamo positivamente iniziative comuni e la realizzazione di comuni percorsi d’azione, come quelli che hanno riguardato le catene di sfruttamento globale con iniziative coordinate nei confronti di Apple e Foxconn in diverse città, quelle indirizzate al regime dei confini mettendo in evidenza lo stretto legame tra razzismo istituzionale, sfruttamento del lavoro migrante e programmi di precarizzazione nell’austerity. Queste azioni rappresentano un tentativo di organizzarci su scala transnazionale e in solidarietà sul piano globale, al fine di aggredire la stessa natura volatile e transnazionale del capitale globale che attraversa lo spazio europeo.
La ricchezza di differenti movimenti e azioni, durante questi dieci giorni (15/25 maggio), testimonia le potenzialità del movimento transnazionale che abbiamo costruito negli ultimi anni attraverso atti di solidarietà, incontri transnazionali e pratiche di piazza comuni – come in Blockupy Francoforte. Pertanto invitiamo tutte e tutti a partecipare di nuovo alle prossime occasioni di confronto e ad unirsi agli sforzi concreti verso un’estate (a Torino l’11 luglio contro il vertice dell’Unione Europea sulla «disoccupazione giovanile») e un autunno (a Francoforte con l’inaugurazione della nuova Torre della Banca Centrale Europea) di lotte e oltre.
Ci vediamo per le strade e le piazze nei prossimi mesi!
Gruppo europeo di coordinamento di Blockupy