→ Also in English A quasi un anno dal 7 ottobre la necessità di dare corpo a un movimento contro la guerra è sempre più urgente. La discussione, il confronto e persino lo scontro nei movimenti su quale sia la posta in gioco è ancora più urgente nel momento in cui il ministro Piantedosi vieta la manifestazione nazionale del 5 ottobre, perché la celebrazione di “un eccidio” non sarebbe compatibile con l’ordine pubblico. I temi e i termini del nostro …
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Il pensiero decoloniale: recuperi dal passato o poesia dal futuro?
di MICHELE CENTO La nostra eredità non è preceduta da alcun testamento (R. Char) Un recupero e un taglio. È in questo duplice gesto che per Salvo Torre risiede la proposta de Il Pensiero decoloniale, titolo del suo ultimo libro. Più precisamente, si tratterebbe di recuperare ‘una posizione perduta’, un mondo indigeno cancellato dalla modernità coloniale ed europea. Il che richiederebbe di praticare un taglio netto contro questa modernità, affinché sia possibile costruire ‘un tempo e uno spazio a venire’. …
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La lotta per la libertà sessuale è qualcosa di più
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L’orda ossidata. Rappresentare l’arte, cancellare la sovversione
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Europa in guerra: le elezioni europee e il compito dei movimenti sociali
di PERMANENT ASSEMBLY AGAINST THE WAR L’Europa è in guerra. I paesi europei sono stati coinvolti in numerosi conflitti in passato e sono coinvolti nella politica della NATO. Esiste un rischio concreto di escalation e di conflitto aperto con la Russia in qualsiasi momento. Ma non dobbiamo sottovalutare il cambiamento a cui stiamo assistendo oggi: l’UE e gli Stati europei sono impegnati nella fornitura di armi e soldati all’Ucraina e nel sostegno a Israele nella realizzazione del genocidio a Gaza …
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Né il fiume né il mare. Intervista dall’Università di Tel Aviv
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Sciopero in West Bank
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La linea della guerra e la diagonale del movimento
di DINAMO PRESS Ripubblichiamo su tracce collettive l’editoriale di Dinamopress uscito venerdì 11 ottobre. Il testo muove dall’escalation dell’attacco israeliano che da Gaza e la Cisgiordania si estende al Libano e coinvolge in diversa misura l’intero Medioriente, segnalandone il salto di scala. Da qui, l’articolo pone l’urgenza di riaprire una discussione nel movimento sul tema della guerra, dichiarando l’insufficienza di un posizionamento politico che si attesta sulla mera solidarietà e sostegno nei confronti delle forze resistenti in campo e il …
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Falsi amici
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Nasvan: Un comitato segreto rivoluzionario per le donne iraniane
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Per la giustizia climatica, contro la guerra!
di CLIMATE CLASS CONFLICT – IT Venerdì scorso eravamo in piazza a Milano con gli studenti del movimento dei Fridays for Future . La manifestazione è stata chiamata sulle parole d’ordine di “stop al genocidio, stop all’ecocidio”. Da due anni a questa parte, infatti, con l’inizio della guerra in Ucraina e, dal 7 ottobre, con una guerra che da Gaza ora Israele vuole esportare anche in Libano e in Siria, la logica della guerra si è imposta sull’orizzonte delle …
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Non solo trattori: conflitti nazionali e contraddizioni europee nella transizione verde
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I trattori, la transizione energetica e la strada stretta del conflitto climatico di classe
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Europa in guerra: le elezioni europee e il compito dei movimenti sociali
di PERMANENT ASSEMBLY AGAINST THE WAR L’Europa è in guerra. I paesi europei sono stati coinvolti in numerosi conflitti in passato e sono coinvolti nella politica della NATO. Esiste un rischio concreto di escalation e di conflitto aperto con la Russia in qualsiasi momento. Ma non dobbiamo sottovalutare il cambiamento a cui stiamo assistendo oggi: l’UE e gli Stati europei sono impegnati nella fornitura di armi e soldati all’Ucraina e nel sostegno a Israele nella realizzazione del genocidio a Gaza …
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Fare la cosa giusta anche se si è dalla parte sbagliata
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Sciopero in West Bank
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Dopo gli Imperialismi: possibilità e problemi di una politica transnazionale di pace
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Dal disinvestimento alla liberazione. Un’intervista dalle proteste studentesche in North Carolina
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Organizzare il Sud: intervista a Jacob Morrison su sindacato e lotta di classe negli Stati Uniti
di MATTEO ROSSI Pubblichiamo un’intervista realizzata all’inizio di agosto a Jacob Morrison, attivista e sindacalista in Alabama, membro dell’AFL-CIO e conduttore di The Valley Labor Report, un programma radiofonico che raccoglie ogni settimana le notizie sui sindacati e sugli scioperi negli Stati Uniti. Negli ultimi anni, e in particolare dopo la pandemia, una nuova insubordinazione operaia ha attraversato gli Stati Uniti. Centinaia di migliaia di lavoratori hanno dato vita a un’ondata di scioperi che ha coinvolto ogni settore economico e …
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Lavoro. Maledetto lavoro #3. Manovre di guerra
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Lavoro. Maledetto Lavoro #2. Il salario del lavoro migrante. Tra un salario minimo e uno decente
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Il lavoro dell’Intelligenza e l’artificialità dello sfruttamento
di LAURA MONTANARI Il G7 in corso, presieduto dall’Italia, pone particolare attenzione al mondo della tecnologia, del digitale e dell’intelligenza artificiale. L’Unione europea nel marzo di quest’anno ha emanato il proprio Artifical Intelligence Act che diventerà però pienamente operativo tra due anni, anche se alcune sue parti saranno già applicabili nei prossimi mesi. Il tentativo di regolare l’IA non è una novità, e i suoi precedenti più immediati sono l’AI Pact italiano, in cantiere dal 2021, e il processo di …
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Intelligenza artificiale generativa e trasformazioni del lavoro autoriale
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SDA Game: Work as you play. Play as you work
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Beyond October 7th, Out of The Deadlock
Leggi in italiano Almost one year after October 7th, the need to build an anti-war movement is becoming more and more urgent. The discussions, confrontations, and even clashes within social movements about what is at stake are all the more urgent at a time when Minister Piantedosi is prohibiting the national demonstration planned for October 5th because, in his words, the celebration of a “massacre” would not be compatible with public order. However, the topics and conditions of our debate cannot …
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A Contribution to the Critique of Resistance
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Europe at War: Fighting Militarism in the Third World War
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Il Pride, le divise e il demone dell’inclusività. Uno sguardo strabico contro la tradizione
di MALOCCHIO MOODY Seguo con qualche interesse il dibattito sulla partecipazione dell’associazione di poliziotti arcobaleno al Pride bolognese, che però mi sembra mancare il punto. Politicamente non condivido la posizione racchiusa nello slogan «il Pride è di tutt*» ma al tempo stesso è veramente difficile non registrare che le cose stiano poi effettivamente così. Mi viene in mente quando non troppi anni fa un rifugiato intervenne dal palco del Pride nella democratica Bologna e fu contestato dalle prime file del …
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Iconografie cinesi
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I dolori del giovane Renzi
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Il fastidio del normalista normale
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Disturbo post-pandemico da sfruttamento (DPPS)