di INTERVENTIONISTISCHE LINKE Traduciamo un contributo di Interventionistische Linke (IL), con cui nel 2015 abbiamo condiviso il percorso Blockupy e più recentemente della TSS Platform. A partire dalle difficoltà che il movimento ha incontrato negli ultimi anni, in particolare dopo la pandemia e l’inizio della guerra, questo testo si propone di avviare un confronto aperto e critico per ripensare le …
continua a leggere∫connessioni precarie
Reset against the war. Verso la residenza per lo sciopero sociale, ecologista e transfemminista contro la guerra
di RESET AGAINST THE WAR Ripubblichiamo da DinamoPress il testo di convocazione di una assemblea pubblica a Roma, all’interno del percorso Reset against the war. L’assemblea, che si terrà giovedì 16 gennaio alle ore 18 presso Esc Atelier, sarà seguita da un secondo appuntamento nazionale online il 26 gennaio alle 17, e sarà il momento di confronto e di lancio …
continua a leggereL’epoca del dual-use. Note sul farsi mondiale della guerra
di GIORGIO GRAPPI Ripubblichiamo dal sito congiunturadiguerra.blog la trascrizione dell’intervento di Giorgio Grappi al seminario ‘Guerra nell’età ibrida. Caos sistemico, zone grigie, connettività’ che si è tenuto a Bologna il 5 novembre con la partecipazione di Sandro Mezzadra, Damiano Palano, Cristina Basili, Giorgio Grappi e Maurilio Pirone. Il seminario fa parte del ciclo ‘Una Congiuntura di Guerra’. Sul sito dedicato …
continua a leggereFascino fascista? Trump, le destre e il rompicapo della pace
Dove sono i nostri? La domanda si riaffaccia ogni volta che una destra con la bava alla bocca e il capitale in tasca prende il potere mentre i nostri stanno a guardare. O così pare, almeno. La domanda è comunque lecita, il modo in cui la si affronta meno: Meloni, Le Pen, Trump, Bolsonaro, Milei e compagnia sarebbero il sintomo …
continua a leggereContro il Ddl sicurezza e il suo mondo
Con il Ddl sicurezza giunto ora all’esame del Senato, il governo Meloni e la sua maggioranza sferrano un attacco preventivo alle forme di insubordinazione, ai venti di protesta, alla possibilità di organizzare una forza collettiva. La capacità della rete “A pieno regime – No Ddl Sicurezza” di coinvolgere una pluralità di soggetti e forme organizzate superando steccati identitari non si …
continua a leggereVolkswagen: sciopero operaio, lotta di classe nella transizione
di LEONARDO RAVAIOLI Lunedì 2 dicembre, per la prima volta dopo 8 anni, operaie e operai della più grande casa automobilistica tedesca hanno cominciato, con scioperi d’avvertimento, quello che si configura come il più importante conflitto industriale in Germania degli ultimi decenni. In nove dei dieci stabilimenti tedeschi della Volkswagen, quasi centomila lavoratrici e lavoratori hanno incrociato le braccia per …
continua a leggerePiù libri, meno liberi. Il conflitto distributivo nella prima industria culturale del paese
di LIA BRUNA Ora che, passato il bailamme della Frankfurter Buchmesse, sull’editoria italiana si sono spenti i riflettori della principale fiera libraria internazionale, dove l’Italia – tra gli scandali di un ex ministro e quelli di un ex commissario, nonché ex presidente dell’Associazione Italiana Editori – è stata quest’anno paese ospite d’onore, si può provare a fare un bilancio …
continua a leggereOrganizzarsi a livello transnazionale: limiti, sfide e prospettive
di TRANS-BORDER.NET Traduciamo in italiano e pubblichiamo il dialogo sull’organizzazione transnazionale che abbiamo avuto con le attiviste e gli attivisti di No One Is Illegal (Hanau/Germania) – impegnati nella rete transnazionale Alarm Phone (AP). L’idea di questo dialogo è nata da una serie di incontri avvenuti tra il 2023 e il 2024 in cui ci siamo resi conto di essere …
continua a leggereLa linea della guerra e la diagonale del movimento
di DINAMO PRESS Ripubblichiamo su tracce collettive l’editoriale di Dinamopress uscito venerdì 11 ottobre. Il testo muove dall’escalation dell’attacco israeliano che da Gaza e la Cisgiordania si estende al Libano e coinvolge in diversa misura l’intero Medioriente, segnalandone il salto di scala. Da qui, l’articolo pone l’urgenza di riaprire una discussione nel movimento sul tema della guerra, dichiarando l’insufficienza di …
continua a leggerePer la giustizia climatica, contro la guerra!
di CLIMATE CLASS CONFLICT – IT Venerdì scorso eravamo in piazza a Milano con gli studenti del movimento dei Fridays for Future . La manifestazione è stata chiamata sulle parole d’ordine di “stop al genocidio, stop all’ecocidio”. Da due anni a questa parte, infatti, con l’inizio della guerra in Ucraina e, dal 7 ottobre, con una guerra che da …
continua a leggere