Dove sono i nostri? La domanda si riaffaccia ogni volta che una destra con la bava alla bocca e il capitale in tasca prende il potere mentre i nostri stanno a guardare. O così pare, almeno. La domanda è comunque lecita, il modo in cui la si affronta meno: Meloni, Le Pen, Trump, Bolsonaro, Milei e compagnia sarebbero il sintomo di tristi pulsioni, un fascino fascista che avrebbe preso la società senza risparmiare la classe operaia. Le elezioni statunitensi sembrerebbero …
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Rearm? No, Reset. Un incontro nazionale contro la guerra
di RESET AGAINST THE WAR – REte per lo sciopero Sociale, Ecologista e Transfemminista Contro la Guerra Invito a spazi sociali, collettive studentesche, singole soggettività, coordinamenti, sindacati di base per una tre giorni di assemblee, talk, tavoli di lavoro, dal 28 al 30 marzo 2025, ad Acrobax (Roma), per confrontarci e organizzarci contro la guerra e le sue logiche con la giusta forza. Form di registrazione I programmi di riarmo europeo, sanciti dall’approvazione del piano ReArm Europe, sono l’ultimo tassello …
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Memoria delle migrazioni e internazionalismo
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Reset against the war. Verso la residenza per lo sciopero sociale, ecologista e transfemminista contro la guerra
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Un tempo sospeso. Possibilità e limiti delle lotte contro Trump
di FELICE MOMETTI Non è facile opporsi a Trump quando una decina di senatori democratici, su iniziativa del portavoce Chuck Schumer, sostiene una legge di bilancio che permette alla coppia Trump-Musk di continuare l’assalto alla sanità, all’istruzione e di aumentare di 6 miliardi di dollari le spese militari. Non è stata la prima volta. Già alla fine di gennaio, con Trump appena insediatosi, una quarantina di deputati e dodici senatori democratici non hanno trovato di meglio da fare che votare …
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Combattere Trump dalle strade. Primi segnali di contestazione
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Costruire contropotere, cogliere le opportunità. IL in transizione
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La precarietà universitaria #2: Per uno sciopero generale dell’università
di MATILDE CIOLLI e MARCO MELITI → #1: Le ragioni della nostra lotta Le ragioni della nostra lotta sono legate alla ridefinizione della funzione sociale dell’università e della ricerca, delle trasformazioni che mettono in scacco facili soluzioni. Rifinanziare l’università è fondamentale, ma non possiamo coltivare l’illusione che più soldi e fondi pubblici ci riporterebbero a un passato che non c’è mai stato, ovvero a un tempo in cui l’università era un luogo puro e incontaminato di trasmissione di conoscenza e …
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La precarietà universitaria #1: Le ragioni della nostra lotta
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Volkswagen: sciopero operaio, lotta di classe nella transizione
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Per la giustizia climatica, contro la guerra!
di CLIMATE CLASS CONFLICT – IT Venerdì scorso eravamo in piazza a Milano con gli studenti del movimento dei Fridays for Future . La manifestazione è stata chiamata sulle parole d’ordine di “stop al genocidio, stop all’ecocidio”. Da due anni a questa parte, infatti, con l’inizio della guerra in Ucraina e, dal 7 ottobre, con una guerra che da Gaza ora Israele vuole esportare anche in Libano e in Siria, la logica della guerra si è imposta sull’orizzonte delle …
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Non solo trattori: conflitti nazionali e contraddizioni europee nella transizione verde
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I trattori, la transizione energetica e la strada stretta del conflitto climatico di classe
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Mi chiamo Mahmoud Khalil e sono un prigioniero politico
di MAHMOUD KHALIL Traduciamo e ripubblichiamo la lettera del 18 marzo che Mahmoud Khalil ha dettato per telefono dal centro di detenzione ICE (l’agenzia federale per il controllo dell’immigrazione e delle dogane) in Louisiana, dove si trova dopo l’arresto dello scorso 8 marzo. Khalil, nato in Siria da rifugiati palestinesi, è stato figura chiave nelle proteste alla Columbia University contro la guerra a Gaza nella primavera del 2024. Il suo arresto, presentato come “il primo di molti”, e l’avvio delle …
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Rearm? No, Reset. Un incontro nazionale contro la guerra
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Reset against the war. Verso la residenza per lo sciopero sociale, ecologista e transfemminista contro la guerra
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Europa in guerra: le elezioni europee e il compito dei movimenti sociali
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Fare la cosa giusta anche se si è dalla parte sbagliata
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Mi chiamo Mahmoud Khalil e sono un prigioniero politico
di MAHMOUD KHALIL Traduciamo e ripubblichiamo la lettera del 18 marzo che Mahmoud Khalil ha dettato per telefono dal centro di detenzione ICE (l’agenzia federale per il controllo dell’immigrazione e delle dogane) in Louisiana, dove si trova dopo l’arresto dello scorso 8 marzo. Khalil, nato in Siria da rifugiati palestinesi, è stato figura chiave nelle proteste alla Columbia University contro la guerra a Gaza nella primavera del 2024. Il suo arresto, presentato come “il primo di molti”, e l’avvio delle …
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La linea della guerra e la diagonale del movimento
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Falsi amici
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L’epoca del dual-use. Note sul farsi mondiale della guerra
di GIORGIO GRAPPI Ripubblichiamo dal sito congiunturadiguerra.blog la trascrizione dell’intervento di Giorgio Grappi al seminario ‘Guerra nell’età ibrida. Caos sistemico, zone grigie, connettività’ che si è tenuto a Bologna il 5 novembre con la partecipazione di Sandro Mezzadra, Damiano Palano, Cristina Basili, Giorgio Grappi e Maurilio Pirone. Il seminario fa parte del ciclo ‘Una Congiuntura di Guerra’. Sul sito dedicato al progetto si possono trovare tutti i materiali relativi a questo e agli altri appuntamenti. *** Partirei […] provando ad …
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Più libri, meno liberi. Il conflitto distributivo nella prima industria culturale del paese
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Il lavoro dell’Intelligenza e l’artificialità dello sfruttamento
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RESET (Network for Social, Ecologist, and Transfeminist Strike) Against the War
→ Italiano We share the callout for an initiative launched in Italy by the newborn network RESET against the war. The network, developed in Rome, is promoting a space for discussion, exchange, and collective organization that recognizes the centrality of war and the changing conditions we face. As part of this process, a three-day event is being held in Rome on the 28-29-30 of March. *** For nearly three years now, there has been a war in Ukraine, with hundreds …
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Beyond October 7th, Out of The Deadlock
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A Contribution to the Critique of Resistance
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Il Pride, le divise e il demone dell’inclusività. Uno sguardo strabico contro la tradizione
di MALOCCHIO MOODY Seguo con qualche interesse il dibattito sulla partecipazione dell’associazione di poliziotti arcobaleno al Pride bolognese, che però mi sembra mancare il punto. Politicamente non condivido la posizione racchiusa nello slogan «il Pride è di tutt*» ma al tempo stesso è veramente difficile non registrare che le cose stiano poi effettivamente così. Mi viene in mente quando non troppi anni fa un rifugiato intervenne dal palco del Pride nella democratica Bologna e fu contestato dalle prime file del …
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Iconografie cinesi
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I dolori del giovane Renzi
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Il fastidio del normalista normale
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Disturbo post-pandemico da sfruttamento (DPPS)